Si contano un arresto e due denunce per pedopornografia on line: grazie all’attività della Polizia Postale di Trieste, sono stati sequestrati migliaia di contenuti multimediali, raffiguranti abusi su bambini, anche neonati, sottoposti a violenze e sevizie.
Sono migliaia i contenuti multimediali sequestrati, raffiguranti abusi su bambini, anche neonati, sottoposti a violenze e sevizie. Ma si parla anche di un arrestato e due denunciati per pedopornografia online. L’operazione è nata nel contesto della fitta rete di cooperazione internazionale tenuta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online, e ha trovato il suo snodo principale nella perquisizione eseguita nei confronti di un uomo di 45 anni, residente nel Veneto, indagato per aver effettuato l’upload di numerosissimi video su una nota piattaforma di file sharing.
Secondo quanto viene riportato dalle fonti, le immagini e i video sequestrati dalla polzia avevano come protagonisti dei bambini (anche neonati), mentre venivano ripresi in atti sessuali con altri minori, con adulti e, in alcuni casi, persino con degli animali. Al 45enne indagato sono stati sequestrati numerosi dispositivi e diversi account che venivano usati per scambiare, con altri utenti, il materiale illecito.
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Le attività di ricerca si sono svolte sotto la direzione della dott.ssa Lucia Baldovin della Procura della Repubblica di Trieste. Anche grazie alla successiva analisi forense, è stato possibile per le autorità dare nomi e cognomi agli pseudonimi utilizzati sul web. Nel mirino sono dunque finiti altri due cittadini italiani, uno residente a Milano e l’altro in provincia di Bari, di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Anche loro, alla stregua del 45enne, avevano condiviso sulla piattaforma centinaia di file a contenuto illecito.
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Le perquisizioni da parte delle autorità sono state disposte anche a loro carico, e sono effettuate con la collaborazione dei colleghi della Postale di Milano e Bari. Gli inquirenti sono dunque riusciti ad ottenere degli utili riscontri, che hanno poi permesso l’arresto in flagranza di reato del giovane milanese in ragione della detenzione di una considerevole quantità di materiale pedopornografico. Sui dispostivi sequestrati saranno compiuti ulteriori accertamenti tecnico-forensi, al fine di completare le operazioni di indagine.
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