Il ritorno alla normalità, a causa delle varianti e della risalita dei contagi potrebbe essere ancora lontano, nonostante sia in atto una ripresa dei consumi
Con il ritorno a una sorta di normalità data la riapertura di quasi tutte le attività commerciali, nonostante vi siano ancora vincoli legati alla mobilità internazionale e allo svolgimento di alcuni esercizi, c’è stato, nel mese di giugno 2021, un aumento, su base annua, dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio pari al 7,7%. Lo fa sapere la stessa Confcommercio.
Tranne diverse eccezioni, a giugno e nella prima parte di luglio le attività «sono ritornate a una sostanziale normalità. Se l’avanzamento della campagna vaccinale lascia ben sperare per il prossimo futuro, l’emergere delle varianti del virus e il riacutizzarsi dei contagi potrebbero portare a misure volte a governare e, di fatto, contenere, la mobilità internazionale e interna. Tale eventualità toglierebbe vigore alla ripresa, pur non compromettendola», spiega la Confcommercio.
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La conseguenza, sarebbe che l’incremento non si divulgherebbe sufficientemente in ogni settore, impedendo ad alcuni, come la filiera turistica, il ritorno a livelli di attività che aveva prima del Covid almeno per un altro anno se non poco più.