Sara Pedri, la denuncia di 6 professionisti: «Viviamo in clima di sofferenza»

Sei professionisti dell’Ospedale Santa Chiara di Trento denunciano «le continue vessazioni mortificanti» subite nel reparto in cui lavorava Sara Pedri. 

Sara Pedri – Meteoweek

Continuano ad emergere dettagli sull’Ospedale di Santa Chiara di Trento e sulle condizioni in cui erano costretti a lavorare medici e infermieri. L’attenzione su quello che accade all’interno dell’Ospedale è diretta conseguenza della scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa lo scorso marzo. La sua scomparsa, infatti, sembra proprio essere legata al mobbing subito sul posto di lavoro.

La denuncia

L’Ospedale ha deciso di aprire una inchiesta e, a seguito di questa decisione, il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia è stato – almeno temporaneamente –  trasferito dalla ASL in un altro reparto. Dalle indagini, però, sono emersi nuovi dettagli. Testimonianze che vanno ad aggiungersi alle accuse lanciate tempo fa da chi lavorava nello stesso Ospedale di Sara.

LEGGI ANCHE: Poliziotto ferito all’addome da colpi di pistola, in ospedale con lui anche l’aggressore

Sono sei i professionisti che avrebbero, ad aprile, denunciato Saverio Tateo, il Primario del reparto di Ginecologia, e Liliana Mereu per le «continue vessazioni mortificanti». Ed è anche per questo motivo che, negli ultimi sei anni, ben 62 dipendenti hanno deciso di andare via. Medici e infermieri parlano di un clima molto difficile da sopportare. «Da anni si vive in un clima di sofferenza legato ai metodi autoritari di Tateo e Mereu» afferma una dipendente dell’Ospedale. «Alcune persone sono state prese di mira e ne è seguito anche un demansionamento» conclude.

Gestione cookie