Grande impegno dei leghisti per la raccolta firme. Personalità e politici a sostegno del referendum, centrosinistra e M5S non pervenuti
La Lega ha scelto di partecipare attivamente alla raccolta firme per appoggiare i sei quesiti referendari del Partito radicale sulla Giustizia: responsabilità civile dei magistrati, valutazione professionale, separazione delle carriere, candidature nel CSM, limite dell’utilizzo del carcere preventivo e revisione della legge Severino sono i punti della riforma.
Servono 500mila firme per poterli sottoporre al voto dei cittadini italiani, Matteo Salvini ha quindi deciso di mettere in campo l’intera struttura della Lega. Il leader del Carroccio ha inviato una lettera ad hoc a tutti gli eletti del partito per verificare la validità dei documenti e delle firme raccolte. A quanto fanno sapere dalla Lega, sarà necessario verificare ben 3 milioni di documenti per essere sicuri di aver svolto il lavoro correttamente. Nella lettera viene sottolineata la necessità di controllare “la corrispondenza tra firme e certificato elettorale” per ognuno dei sei quesiti.
Arruolati dunque consiglieri, presidente, sindaci e parlamentari che faranno riferimento al quartier generale di via Bellerio a Milano per la verifica del lavoro svolto in una estate impegnativa per i leghisti. L’impegno richiesto è dal 17 agosto al 12 settembre. Ci sarà da sudare.
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“Salvini ha lanciato un appello a parlamentari e consiglieri, per chiedere di dedicare almeno una settimana alla battaglia sulla giustizia – si legge in una nota stampa della Lega -. Nel quartier generale di via Bellerio sono stati preparati spazi ad hoc per raccogliere tutti i documenti che dovranno essere controllati e vidimati dagli eletti“.
La mobilitazione dei leghisti è partita già dallo scorso weekend quando erano stati organizzati 1.500 gazebo in tutta Italia per la raccolta delle firme. A firmare si sono già presentati nomi e facce conosciuti, la Lega ha intenzione di intestarsi una battaglia che darebbe grande visibilità al partito ed è fuori da logiche idealistiche. “Anche Michele Vietti, ex vicepresidente del Csm, firmerà i referendum sulla Giustizia promossi da Lega e Partito radicale” fanno sapere fonti vicine all’ex-ministro degli Interni. “Si aggiunge ad altri volti noti che, col passare delle ore, confermano l’adesione: tra gli altri ci sono Pierluigi Battista, Paolo Mieli, Mauro Corona. Nel weekend firmerà anche il candidato sindaco di Torino Paolo Damilano“.
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Nei giorni scorsi ha firmato anche Sergio Staino, noto disegnatore che fu vicino al Pci, il quale ha bacchettato la sua parte politica: “La sinistra in Italia è sempre stata attenta a compiacere la magistratura, ma ci sono certi magistrati, gli amici di Travaglio per intenderci, che sono veramente fuori della grazia di Dio dal punto di vista della giustizia. Partono sempre dal presupposto che ognuno è colpevole fino a prova contraria”. I referendum trovano appoggio anche in Fratelli d’Italia, Udc e Forza Italia. Insomma il centrodestra si è già schierato e sta raccogliendo consensi bipartisan, nessuna notizia al riguardo da Pd e M5S.