Mafia, maxi operazione a Partinico, 81 persone arrestate

Arrestate 81 persone per associazione di stampo mafioso e altri reati a Partinico (Palermo) dopo indagini durate 4 anni

Carabinieri-Meteoweek.com

Questa mattina presto i carabinieri di Palermo in collaborazione con la direzione investigativa antimafia hanno arrestato 81 persone tra Partinico (Palermo) e diverse regioni italiane,  nell’ambito di un blitz antimafia. Degli arrestati, 63 sono in carcere, 18 agli arresti domiciliari. Ci sono anche 4 indagati sottoposti a obbligo di dimora. Le accuse sono di associazione mafiosa, traffico stupefacenti, reati inerenti armi, droga, estorsione, corruzione.

Le indagini sono cominciate nel novembre 2017 e hanno visto l’analisi dei rapporti tra l’imprenditore di Partinico O. Lo Cricchio e M. Vitale, appartenente alla famiglia Vitale, conosciuta come “Fardazza” e a capo del mandamento mafioso. Dalla ricostruzione degli assetti criminali sono emersi anche i ruoli di altri 3 membri della famiglia Vitale. Tra questi anche la collaboratrice di giustizia G. Vitale, da poco fuori dal programma di protezione.

L’ex capomafia della famiglia ‘Fardazza‘ in passato aveva collaborato con la giustizia per raccontare alcuni retroscena di Cosa nostra. La donna è accusata di aver gestito un ingente traffico di cocaina dalla località segreta in cui si trovava, in accordo con i parenti siciliani. Avrebbe inoltre comprato droga dai Casamonica e in Calabria.

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Tra le persone arrestate, anche un agente di Polizia penitenziaria. L’uomo, che lavorava nel carcere Pagliarelli di Palermo, è accusato di corruzione aggravata e attualmente si trova ai domiciliari. Il poliziotto avrebbe fatto da tramite per le comunicazioni all’esterno di F. Nania, arrestato per associazione mafiosa nel febbraio 2018, poiché referente della famiglia di Partinico.

L’inchiesta ha fatto inoltre emergere legami tra boss e politici di Partinico, tant’è che un anno fa il consiglio comunale fu sciolto a causa dei condizionamenti mafiosi nell’attività di amministrazione.

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