Donne investite in un campo di mais: ascoltato guidatore del mezzo agricolo

Due donne di origini marocchine sono morte in un campo di mais a San Giuliano Milanese. Erano accampate in mezzo al granturco quando, in base alle prime indiscrezioni, sono state travolte da una trebbiatrice. L’allarme al 112 è arrivato proprio dal cellulare di una delle due vittime. La Procura di Lodi, nelle scorse ore, ha individuato e ascoltato il bracciante che era alla guida del mezzo agricolo, che è stato sequestrato.

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I Carabinieri hanno rinvenuto i corpi delle due donne a distanza di 33 ore dall’allarme – meteoweek.com

Dramma nei terreni di San Giuliano Milanese. Due donne marocchine, rispettivamente di 28 e 31 anni, sono state ritrovate ieri sera prive di vita in un campo di mais di Locate Triulzi, nelle vicinanze della tangenziale. Oltre 33 ore prima una delle due aveva allertato i Carabinieri, ma questi ultimi non erano riusciti a localizzare il luogo in cui si trovava, dato che il cellulare si era spento poco dopo poiché scarico. La vittima, in lingua araba, aveva riferito di essere stata investita da una trebbiatrice. Soltanto tramite l’utilizzo di un elicottero è stato possibile individuare i due corpi riversi nella vegetazione. All’arrivo dei soccorritori, tuttavia, ormai non c’era più nulla da fare. La Procura di Lodi ha disposto l’autopsia sui due cadaveri. Intanto, gli inquirenti hanno ascoltato l’uomo che era alla guida del mezzo agricolo – sotto sequestro – che avrebbe travolto le giovani.

La morte delle due donne nel campo di mais

L’incidente che ha causato la morte delle due donne marocchine è avvenuto nella mattinata di venerdì 2 luglio. Intorno alle 11.30 ai Carabinieri di San Giuliano Milanese è arrivata la chiamata di una delle giovani, la quale, in lingua araba, aveva parlato ai soccorritori di un investimento da parte di una trebbiatrice. Il cellulare, tuttavia, si era successivamente spento, rendendo impossibile la localizzazione. Gli agenti sono riusciti ad identificare la proprietaria del numero e successivamente a risalire alla zona in cui si trovava. Soltanto sabato sera, però, le ricerche dei volontari della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco hanno dato esito. I soccorritori non hanno potuto fare altro che costatare il decesso delle ragazze.

I Carabinieri di San Giuliano Milanese sono riusciti ad identificare le due vittime: due donne di origini marocchine, rispettivamente di 28 e 31 anni. Le amiche vivevano da nomadi per i campi. Non è chiaro se per scelta oppure per necessità. Erano munite di coperte, bottiglie di birra e cibi in scatola, nonché persino di zampironi. La più grande aveva dei precedenti penali per rapina, mentre l’altra era ignota alle forze dell’ordine. Negli ultimi tempi si erano accomodate in un campo di mais di Locate Triulzi, lì dove hanno trovato la morte venerdì mattina. Una è stata ritrovata ancora rannicchiata su un fianco sotto le coperte, come se dormisse. L’altra era distesa ma scoperta, con le braccia aperte.

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Il campo dove sono stati rinvenuti i due corpi – meteoweek.com

La dinamica dell’incidente

I Carabinieri hanno effettuato i rilievi necessari a comprendere cosa sia potuto accadere. Il mezzo agricolo che avrebbe travolto le due donne marocchine nel campo è stato sequestrato. Una prima ricostruzione rivela che le ragazze potrebbero essere state investite da uno di quei veicoli dotati di «braccia», utilizzati per la distribuzione di un medicinale sulle piante. Esso, in un primo momento, avrebbe colpito a morte una delle due vittime, mentre l’altra – l’autrice della telefonata d’allarme – sarebbe rimasta gravemente ferita. A causa dei mancati soccorsi, anche quest’ultima sarebbe successivamente morta per dissanguamento.

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Il compito di individuare eventuali responsabilità adesso spetta alla Procura di Terni, che ha individuato il bracciante che era alla guida della trebbiatrice. L’obiettivo è quello di chiarire se il manovratore non si sia accorto della presenza delle marocchine, che erano a terra, in mezzo al granturco, magari poiché disattento, oppure se, nel momento in cui si è reso conto della disgrazia, sia fuggito omettendo di soccorrere le vittime. L’uomo è stato ascoltato dagli inquirenti, ma non sono al momento emersi dettagli in merito all’interrogatorio.

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Ad oggi la dinamica dell’incidente che ha causato la morte delle due donne marocchine resta un mistero. Le ferite mortali, in base ad un primo esame, sarebbero compatibili con un investimento da mezzo pesante. L’assenza di piante tagliate e, addirittura, quella di arbusti piegati da un ipotetico passaggio di una trebbiatrice intorno ai cadaveri, tuttavia, ha innescato alcuni dubbi negli inquirenti. Gli elementi da chiarire nella vicenda sono ancora tanti.

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