Maxioperazione antidroga in Sicilia, tra Caltanissetta, Ragusa e Agrigento: sono 9 gli arresti eseguiti all’alba di oggi. Tra i reati contestati quello di spaccio di cocaina, hashish e marijuana.
All’alba di oggi, i carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno portato a termine una maxi operazione antridroga. Sono circa cinquanta i militari impegnati nell’operazione, scattata tra Gela, Niscemi, Comiso e Palermo. I carabinieri hanno operato con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia e di un elicottero del IX Nucleo elicotteri carabinieri di Palermo.
Sono 9 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Gela. I reati contestati sono, a vario titolo, quello di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, nelle aree a cavallo delle province di Agrigento, Ragusa e Caltanissetta. Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’articolata attività di indagine, avviata nel marzo 2019 dal Nucleo operativo del Reparto Territoriale di Gela e diretta dalla locale Procura della Repubblica.
Le indagini e gli arresti
Le 9 ordinanze di custodia cautelare sono scattate per Giuseppe Dimicoli, 32 anni di Catania; Vincenzo Gerbino, 37 anni di Gela; Giuseppe Nicholas Barone, 26 anni di Niscemi; Antonio Lo Presti, 40 anni di Comiso; Angelo Mangiavillano, 33 anni di Palma di Montechiaro; Manuel Rocco Sentina, 22 anni di Vittoria; Rosario Arcerito, 21 anni di Hagen; Vincenzo Frasca, 30 anni di Vittoria; Bruno Di Stefano, 37 anni di Vittoria.
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Le indagini che hanno portato agli arresti sono iniziate nel 23 marzo 2019 a Niscemi. Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Manuel Rocco Sentina, le forze dell’ordine avevano rinvenuto circa 230 grammi di hashish, 5 grammi di marijuana, strumenti usati per il “taglio” e il confezionamento delle dosi, oltre che 375 euro in contanti. Da quanto emerso dalla perquisizione, sono scattate le operazioni investigative, che hanno in seguito permesso di individuare diversi soggetti niscemesi dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra questi, Giuseppe Barone e Vincenzo Gerbino erano particolarmente attivi nello spaccio di cocaina, e si sarebbero assiduamente riforniti a Gela, acquistando le sostanze da Giuseppe Dimicoli – già noto alle Forze dell’Ordine. Per Barone e Gerbino è scattato l’arresto il 14 maggio 2019, sorpresi in flagranza di reato e in possesso dei 21 grammi di cocaina acquistata da Domicoli.
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I carabinieri, con il proseguire delle indagini e delle attività investigative, sono riusciti a individuare e ad arrestare anche altri spacciatori che si rifornivano regolamente da Domicoli. Tra questi Antonio Lo Presti, Vincenzo Frasca, Bruno Di Stefano e Angelo Mangiavillano. Nel corso delle stesse indagini, che si sono sviluppate per un periodo di circa 3 mesi, altre 8 persone sono state arrestate in flagranza di reato, e sono stati sequestrati consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti – quali hashish, marijuana e cocaina.