Ex protagonista dell’ultima lunga edizione del Grande Fratello Vip Rosalinda Cannavò è oggi una persona decisamente diversa rispetto al suo ingresso nella casa di Cinecittà. L’esperienza nel reality le ha fatto togliere quella maschera che per anni ha indossato con il nome d’Adua del Vesco, il pubblico ha potuto conoscere anche il suo lato più sincero. Nella casa ha rivelato di non essere mai stata la fidanzata di Gabriel Garko che ha colto l’occasione di fare coming out e nello stesso tempo ha allertato l’attenzione, dopo una discussa conversazione con Massimiliano Morra, sul presunto omicidio di Teodosio Losito.
Le parole di Rosalinda hanno anche allertato i giudici che hanno riaperto le indagine sulla morte incerta dell’autore proprietario insieme al compagno Alberto Tarallo della casa di produzione Ares che per 7 anni ha dato lavoro all’attrice. Oggi felicemente fidanzata con Andrea Zenga conosciuto proprio nella casa del Grande Fratello Vip la Cannavò è tornata a parlare dell’Ares Gate durante un’intervista rilasciata a Gabriele Parpiglia nel corso del programma Il bianco e il nero in onda su Live Now. Rosalinda ha rivelato che a causa d’alcuni suoi presentimenti ha paura di tornare nella sua città, teme che le possa succedere qualcosa di brutto: “Ho paura di tornare a casa, vivo da mesi con quest’ansia a causa di tutto quello che si è scatenato. Temo che mi possa accadere qualcosa.”
Immancabile il racconto del periodo in cui ha lavorato all’Ares, periodo in cui si è affermata come attrice ma che a suo avviso è stata spogliata della sua identità: “Quando ho iniziato ad avvicinarmi a quel contesto, mi sono stati cambiati il nome e l’età. Una sorta di cambio di identità. Non dovevo dire quanti anni avessi, ma darmene due in meno perché ero già vecchia per il contesto spettacolo.” Una situazione non facile per l’ex gieffina che dopo 7 anni decise di lasciare il lavoro e tornare nella sua Sicilia, per questa scelta fu duramente criticata e accusata d’essere una persona con gravi disturbi della personalità: “Sono stata descritta come una mitomane con disturbi della personalità, un’arrivista che non riuscendo a raggiungere il suo obiettivo ha sputato nel piatto in cui ha mangiato. Non è così. Il mio allontanamento è stato volontario, quando sono andata via c’era anche una proposta di lavoro.”
Rosalinda non nasconde un certo disagio quando ricorda il periodo in cui ha lavorato per l’Ares e viveva nella dependance della proprietà di Tarallo e Losito. Ora l’attrice sa d’aver vissuto in una sorta di dipendenza, ogni volta che tornava a casa sentiva il bisogno di tornare.
Ha lasciato la dependance qualche giorno dopo la morte di Losito, ha capito che era il momento di cambiare: “Sono andata definitivamente via qualche giorno dopo la morte di Teo. Ho preso le mie cose di nascosto dalla dependance in cui vivevo, ho caricato la mia auto e sono andata via. Non lavoravo da un anno e mezzo circa. Non riuscivo ad andar via, a livello psicologico”.
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