Sono stati registrati i primi due casi di variante Delta in Toscana. La variante che sta preoccupando la Gran Bretagna è stata sequenziata nel laboratorio dell’Università di Pisa
Ci sono i primi due casi di variante Delta anche in Toscana. I due campioni positivi alla mutazione indiana, la cosiddetta variante Delta, sono risultati dal sequenziamento nel laboratorio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, che svolge questo lavoro per tutta l’Area Vasta Nord Ovest. Lo riferisce il “Corriere Fiorentino”, citando il professor Mauro Pistello, direttore della Virologia dell’ospedale Cisanello. Il professore sottolinea che “Il sequenziamento di potenziali casi positivi alla variante Delta ci vengono chiesti in relazione a casi di persone infettate nonostante la vaccinazione o nonostante fossero già stati positivi al Covid. In questi giorni sono emersi due riscontri positivi”. Almeno uno dei due casi si sarebbe verificato nel Livornese.
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Nei mesi scorsi, 9 casi di variante delta si erano già registrati in Toscana, tutti nell’Area Vasta Centro. I casi sono risoluti in guarigioni, fortunatamente. Secondo gli esperti, però, si trattava di una mutazione diversa dall’attuale Delta, che è oggi molto temuta per la sua alta contagiosità. Ora, però, per i laboratori cambieranno le regole di ingaggio: dai prossimi giorni tutti i tamponi positivi saranno sequenziati. La Regione, in attesa di formalizzare la decisione con una delibera, ha già comunicato ai laboratori del Cisanello, delle Scotte di Siena e di Careggi, la volontà di controllare ogni nuovo contagio. E domani, su questo tema, si confronterà con l’Istituto superiore di Sanità.