Appalti truccati e massoneria, eseguite 6 misure cautelari fra Calabria e Basilicata

Appalti truccati e massoneria, eseguite tra la Calabria e la Basilicata 6 misure cautelari per soggetti appartenenti ad una loggia massonica. Nessuna misura, invece, nei confronti degli assessori comunali.

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Cosenza, appalti truccati e massoneria (foto di repertorio) – meteoweek.com

Nella mattinata di oggi, martedì 29 giugno, sono state sei le misure cautelari eseguite dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Cosenza e della Sezione Operativa della Compagnia di Scalea. Le misure sono tutte indirizzate ad altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere” finalizzata alla commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione, “turbata libertà degli incanti” e “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”.

Arresti domiciliari e interdizione per 6 indagati

Eseguite tra la Calabria e la Basilicata, le sei misure cautelari sono state emesse dal gip presso il Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni, e hanno colpito anche soggetti appartenenti a una loggia massonica. Secondo quanto si apprende dalle fonti, gli indagati avrebbero dato vita a un “cartello” che mirava ad eludere le norme sulla libera concorrenza e trasparenza degli appalti, così da ottenerne in modo illegittimo l’aggiudicazione per dividerne poi gli importi con percentuali già predeterminate tra tutti gli associati – compresi quelli non aggiudicatari dell’appalto.

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Le sei misure cautelari sono state notificate a Luigi Cristofaro, 38 anni, residente a Scalea, ora agli arresti domiciliari; Antonio Del Vecchio, 57 anni, residente a Terranova del Pollino, ora interdetto per sei mesi dall’esercizio dell’attività professionale di ingegneri; Giuseppe Del Vecchio, 63 anni, di Terranova del Pollino, finito agli arresti domiciliari; Paola Di Stio, 46 anni, di Belvedere Marittimo, interdetto per 12 mesi dall’esercizio del pubblico ufficio; Maria Grazia Melega, 30 anni, di Santa Domenica Talao, interdetta per sei mesi di esercitare l’attività professionale di ingegneri; Francesco Esposito, 37 anni, di Tortora, interdetto per sei mesi di esercitare l’attività professionale di ingegnere.

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Respinta dal gip Maria Grazia Elia, invece, la richiesta di emissione di misure cautelari avanzata dalla procura anche nei confronti degli assessori del comune di Belvedere, Marco Liporaci e Vincenzo Cristofaro. Secondo il gip, infatti, non sussisterebbero le esigenze cautelari.

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