Uccide il patrigno che aveva abusato di lei per 20 anni e con cui aveva avuto 4 figli: condannata Valérie Bacot

Il patrigno aveva abusato di lei per oltre 20 anni e avevano avuto 4 figli. Ecco che cosa è successo a Valerie Bacot

Valerie Bacot-Meteoweek.com

Valerie Bacot, donna francese 40enne imputata dell’omicidio del patrigno che ha abusato di lei per 20 anni, ha subito una condanna a 4 anni di carcere. Ma 3 di quegli anni sono sospesi e, dati gli anni già passati in carcere, non tornerà in prigione.

Il patrigno di Valerie, Daniel Polette, aveva abusato di lei da quando aveva 12 e per i successivi 20 anni. L’uomo era anche divenuto suo marito e avevano avuto 4 figli. La donna, secondo quanto riporta il The Guardian, ha ucciso Polette sparandogli dopo che lui aveva cominciato a farla prostituire con estranei, temendo che stesse per cominciare a violentare la loro figlia adolescente.

L’uomo, 61 anni, ha distrutto le esistenze di molte donne della sua famiglia. All’inizio viveva con la madre di Bacot, Joëlle Aubagne, quando ha cominciato ad abusare di Valerie che aveva 12 anni. E qui l’errore del governo: fu accusato di reato minore di abuso sessuale, con una sentenza mite. Altro errore, consentire alla madre di Aubagne di portare Valerie a trovare Polette in carcere e poi di non impedire all’uomo di tornare in quella casa 3 anni dopo.

Dopo poco tempo, Polette tornò ad abusare di Bacot e a 17 anni la ragazza restò incinta del primo dei loro 4 figli. Lui la fece vivere in una casa come sua moglie. Poi si susseguirono anni di abusi, minacce, percosse.

A confermare quanto raccontato dalla Bacot gli stessi figli che negli anni avevano sporto continue denunce, tutte vane. «Nessuno sembrava trovare strano che Daniel fosse tornato a vivere con noi come se niente fosse», ha scritto Bacot nel suo libro Tout le Monde Savait (Tutti sapevano).

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Si conclude così, una delle pagine di cronaca nera francese più terribili. Bacot è testimone dell’inefficienza delle autorità francesi nel contrastare i numerosi abusi domestici contro le donne in un Paese in cui vi sono tra le più alte percentuali di femminicidio in Europa.

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