E noi, cosa chiederemmo a Gesù se lo incontrassimo? Se dovessimo dire: “Gesù, una sola cosa ti chiedo”, quale sarebbe?
Liturgia di oggi Sabato 26 Giugno 2021
- SABATO DELLA XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. (Sal 27, 8-9)
Prima Lettura
C’è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore? Tornerò da te e Sara avrà un figlio.
Dal Libro della Genesi
Gen 18, 1-15
In quel tempo, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
Intanto Sara stava ad ascoltare all’ingresso della tenda, dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!».
Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: “Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia”? C’è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio». Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma egli disse: «Sì, hai proprio riso».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale – Cant. Lc 1, 46-55
R. Il Signore si è ricordato della sua misericordia.
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. R.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome.
Di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono. R.
Ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote. R.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre. R.
Il Vangelo di oggi Sabato 26 Giugno 2021
Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 15-17
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti».
E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
“Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.
Parola del Signore
Gesù, una sola cosa ti chiedo | Il Vangelo di oggi Sabato 26 Giugno 2021
“Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie”: questo passo del Vangelo, che cita un passo biblico di Isaia a sua volta, fa molto pensare: Gesù infatti sulla Croce si è fatto carico di ogni nostro peccato e di ogni nostra infermità. La sua potenza d’amore che guarisce è tanto forte perché Gesù ha deciso di caricarsi lui di tutte le nostre ferite: solo in questo modo poteva guarirci.
Il commento al Vangelo di ieri
Se noi avessimo la fede del Centurione, potremmo dire a Gesù: “Se tu vuoi, dì soltanto una parola e io sarò guarito, risanato da quel male o dal quel peccato!” Ovviamente Gesù non è il genio della lampada e a volte le sofferenze sono utili per la nostra salvezza eterna, cha ha un valore incomparabile, al netto della nostra stessa esistenza.
Pensiamo però a quanto quel soldato romano ebbe fede e quanto il suo cuore fosse disposto verso il suo prossimo. Incontrando Gesù, credendo in lui, l’unica cosa che gli chiese fu di salvare un suo amico, perché soffriva terribilmente. E noi, cosa chiederemmo a Gesù se lo incontrassimo? “Gesù, una sola cosa ti chiedo”: quale sarebbe?