Saman, immagini mostrano i familiari della 18enne col fratello del fidanzato. In quell’occasione lo avrebbero minacciato
Durante il programma Diritto e Rovescio sono state mandate in onda alcune immagini che mostrano, in pochi secondi, l’incontro tra i familiari di Saman Abbas, 18enne pakistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia). Si ipotizza che la ragazza sia stata uccisa e sono giorni che le forze dell’ordine sono alla ricerca del corpo. Secondo quanto rivelato dal fratello minore della ragazza, l’esecutore materiale del presunto delitto sarebbe lo zio, latitante come i genitori e un altro cugino della 18enne.
Nelle immagini mostrate da Diritto e Rovescio si vede il padre di Saman con indosso una giacca blu e lo zio materno con uno scialle marrone, incontrare a gennaio in Pakistan, il fratello del fidanzato della ragazza scomparsa.
Di quell’incontro Saman aveva parlato con i carabinieri il 22 aprile, prima della scomparsa. Aveva raccontato che il padre e lo zio erano andati in Pakistan per incontrare il fratello del fidanzato e delle minacce che avrebbero fatto, cioè di ammazzare il fidanzato e tutta la famiglia se lui non l’avesse mollata.
Nel frattempo, proseguono le ricerche del corpo di Saman a Novellara. L’elettro-magnetometro ha segnalato un’area specifica, avvalorata dai cani addestrati, che in questi giorni sono impegnati per fiutare l’eventuale presenza di un cadavere. I carabinieri scavano e usano anche un bobcat. La 18enne è sparita da 55 giorni e si ipotizza che i familiari l’abbiano uccisa perché si era opposta alle nozze combinate.
Tra le immagini che Saman ha inviato al suo fidanzato c’è anche una sua foto che la ritrae con un grosso livido sulla guancia. La foto l’ha mostrata “Chi l’ha visto” il 23 giugno scorso. La 18enne pakistana scrive al ragazzo il nome di chi le avrebbe fatto quel livido, il cugino Irfan. Secondo la denuncia presentata dal fidanzato di Saman, il cugino l’avrebbe picchiata dopo essere venuto a sapere che la 18enne era ancora fidanzata con lui. Irfan l’aveva minacciata dicendole che «se continuava a vederlo poteva accaderle ancora peggio», come riporta la denuncia.
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Irfan aveva raccontato all’inviato di Chi l’ha visto di aver soltanto aiutato i genitori di Saman ad acquistare un biglietto per il Pakistan in un’agenzia: «Ho fatto un favore al padre che mi chiedeva di acquistare un biglietto per la moglie». Dopo che i due erano partiti, l’uomo ha detto di non aver avuto più loro notizie e di «avere vergogna» di parlare con loro per via della «cosa grave che hanno commesso».
Tuttavia, dopo la denuncia sporta dal fidanzato di Saman contro di lui, l’inviato di Chi l’ha visto è tornato da Irfan che ha reagito dicendo: «Non sono stato io, non so perché ha fatto il mio nome, non so nulla, lasciatemi in pace». Saman nel messaggio al fidanzato in cui diceva che il cugino l’aveva picchiata, aggiunge anche il suo numero di telefono, e dai riscontri il numero risponde proprio a quello di Irfan che invece professa la sua estraneità ai fatti.
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