I provvedimenti dello «sceriffo» De Luca su mascherine, vaccino e altro

Vincenzo De Luca, governatore della Campania si sta muovendo in autonomia varando provvedimenti che innescano polemiche

Vincenzo De Luca (GettyImages)

Vincenzo De Luca, governatore della Campania, si sta muovendo in autonomia e non teme di sfidare le autorità nazionali con i suoi provvedimenti. L’ultimo provvedimento lo sta valutando in queste ore. Al governatore campano non convince che il governo abbia posto fine all’obbligo di indossare le mascherine all’aperto dal 28 giugno.

Secondo De Luca è “troppo presto” e così intende firmare un’ordinanza per imporre di mettere la mascherina anche a luglio, scatenando molte polemiche, a cominciare dal sindaco di Napoli, De Magistris.

Ad aprile, il governatore si era messo contro il commissario straordinario Figliuolo, che aveva richiesto di attenersi alle linee guida generali per la campagna del vaccino anti Covid, varando il progetto «Isole Covid free», e indirizzando i vaccini ai residenti-lavoratori delle località turistiche (da Capri a Ischia) per far ripartire il turismo.  «La nostra è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità» aveva detto De Luca, ecco perché «dedicheremo la struttura pubblica per curare i fragili e le persone anziane, ma lavoreremo su due piani e lavoreremo anche sui settori economici, perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce d’età, quando avremo finito, l’economia italiana sarà morta».

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Nel marzo scorso, invece, De Luca aveva approvato l’acquisto da parte della Campania di 3,5 milioni di Sputnik, vaccino russo che Ema e Aifa non hanno ancora autorizzato. Il contratto è sotto assoluta segretezza nonostante i continui inviti a dare informazioni da parte delle opposizioni. Ma il governo italiano non ha mai esortato nessuno a procedere con tale vaccino.

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