La proposta era riferita agli americani contagiati che dovevano rientrare nel suolo americano. L’idea fu per fortuna scartata.
Una rivelazione sconvolgente pubblicata dai due giornalisti del Washington Post afferma che, nei mesi in cui il dilagare del Covid era ancora all’inizio, l’allora presidente in carica degli USA Donald Trump avrebbe proposto di trasferire gli americani che si trovavano all’estero contagiati dal virus nel campo di detenzione di Guantamamo. L’aneddoto è contenuto nel libro scritto da Yasmeen Abutaleb e Damian Palettan dal titolo “Nightmare Scenario: Inside the Trump Administration’s Response to the Pandemic That Changed History” e si basa sui racconti e i colloqui tenuti con alcuni ex-collaboratori di Trump.
LEGGI ANCHE: USA, arriva la prima condanna per l’assalto al Campidoglio: niente carcere
Durante i primi mesi del 2020, a inizio pandemia, alla Casa Bianca si discuteva di come regolare le cure dei contagiati e ripotarli in suolo americano senza che il virus si diffondesse nel paese. Trump fece dunque una domanda durante una delle riunioni: “Non c’è un’isola che possediamo? Che ne dite di Guantanamo?” fu la frase che lasciò scioccati i presenti.
“Importiamo beni, non ci metteremo a importare virus” fu ciò che aggiunse per spiegare la sua proposta. Quando l’ex-presidente tornò una seconda volta con la stessa proposta gli fu caldamente suggerito di lasciar perdere.