Lo studio “Paying Digital, Living Digital”, condotto da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche, ha rivelato che gli italiani, a seguito della pandemia di Covid-19, sono sempre più “digitali”: hanno un maggior numero di abitudini da connessi rispetto a prima e non intendono farne a meno. Soltanto 1 persona su 3, infatti, ha ammesso di essere disposto a rinunciare alle innovazioni tecnologiche.
La pandemia di Covid-19 ha portato gli italiani ad essere più connessi e digitali. La rivelazione arriva dalla seconda edizione della ricerca ‘Paying Digital, Living Digital’ condotta da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche. I risultati sono stati resi noti in occasione del Mastercard Innovation Forum 2021, l’evento annuale dedicato al futuro dei pagamenti. Lo studio si è occupato di analizzare il rapporto tra la popolazione e la tecnologia. È emerso che, con l’avvento del virus, sono nate nuove abitudini legate alla sfera digitale a cui in molti non riescono più a rinunciare. Un segnale del fatto che stiamo vivendo un cambiamento epocale, dato che tali bisogni non riguardano soltanto i giovani, bensì anche i più adulti.
Lo studio di Mastercard
La prima fase dello studio condotto da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche ha tirato in causa un gruppo di venticinque esperti. Essi rappresentavano i settori chiave del digital moderno: food, arte, editoria, moda, cinema. La seconda fase, invece, ha coinvolto un campione rappresentativo di consumatori a livello nazionale. Attraverso la ricerca è stato possibile individuare gli ambiti di vita sociale in cui l’utilizzo della tecnologia è maggiormente diffuso. Il dato maggiormente interessante è che solo 1 italiano su 3 (33,6%) è disposto a rinunciare a queste e ad altre innovazioni, che sono state scoperte oppure riscoperte nell’ultimo anno.
Al primo posto tra quelle più impattanti per gli italiani, inevitabilmente, si confermano ormai da anni le piattaforme di messaggistica istantanea (54,7%). In forte crescita, al secondo posto, ci sono gli e-commerce (48,1%), che con il lockdown e non solo si sono sostituiti ai negozi fisici. Una abitudine che si sta di giorno in giorno consolidando. Il terzo posto è occupato, a tal proposito, dai pagamenti digitali (47%), ad esempio tramite smartphone e wearable, più comodi rispetto ai contanti. Ad aggiudicarsi le altre posizioni della classifica sono nuove tecnologie ancora in fase di consolidamento, come l’identità digitale (43%), che semplificano il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, oppure forme di intrattenimento in streaming ormai divenute mainstream (film e serie tv al 33,6%; musica al 20,5%). In fondo alla graduatoria, infine, forme di divertimento il cui successo è ancora limitato ad alcune categorie della popolazione, come gli e-sport (11%) e gli e-book (5%).
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“Italiani sempre più digitali”
A commentare i risultati della ricerca è stato Michele Centemero. Il Country Manager Italia di Mastercard ha sottolineato che “quanto emerge da questo nuovo studio rappresenta un’importante conferma per il Paese rispetto alla rinnovata propensione degli italiani nei confronti del digitale, quale strumento necessario principalmente per comunicare con gli altri ed effettuare acquisti“. Il processo era già da tempo avviato, ma l’avvento del Covid-19 ha contribuito a spingere verso la strada della tecnologia. “La pandemia ha accelerato e consolidato questo percorso e i consumatori italiani sono più che pronti a a considerare il digitale un alleato per la loro vita quotidiana e un elemento cruciale per la ripresa economica e il rilancio del nostro Paese a partire da consumi e pagamenti“, ha concluso.
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