Dave Smith, di Bristol, è l’uomo con l’infezione da Covid-19 più lunga che si sia mai registrata sino ad ora.
290 giorni. Tanti ce ne sono voluti per leggere la parola “negativo” dopo l’ennesimo tampone. 42, per la precisione. Sì, perché Dave Smith, di anni 72, è considerato l’uomo con la più lunga infezione da Covid-19 che si sia mai verificata sino ad oggi.
Il contagio
Come molti, anche il Signor Dave ha purtroppo contratto il Coronavirus durante la prima ondata, nel 2020. Ma, a differenza di tanti altri che sono riusciti a sconfiggerlo nel giro di pochi mesi, lui ha trascorso quasi un intero anno con il virus nel suo corpo. 42 tamponi consecutivi positivi. Un triste record. Complice la sua fragile condizione di salute, il 72enne racconta di essere stato più volte vicino alla morte tanto che sua moglie ha organizzato il suo funerale ben cinque volte. «Avevo anche convocato la mia famiglia per ammettere le mie colpe – dice Dave – e, invece, avrei dovuto tenere la bocca chiusa».
Le sue condizioni di salute
«Ero completamente privo di energia e ho perso il senso dell’olfatto che non è ancora tornato. – spiega Dave Smith – Ma non ho fatto il test per il Covid fino ad aprile, quando mi hanno portato in ospedale perché avevo sviluppato un’infezione al torace». Al primo ricovero, ne è seguito un secondo perché era diventato troppo debole. Dopo esser risultato nuovamente positivo, i medici avevano pensato si trattasse di una nuova infezione. Analisi più approfondite hanno rivelato, invece, che si trattava della stessa infezione. Quella del Covid non è l’unica battaglia che il Signor Smith ha dovuto affrontare. Nel 2019 si è dovuto sottoporre a dei cicli di chemioterapia per curare la leucemia. E, essendo un soggetto immunodepresso, i suoi anticorpi erano molto deboli. A ciò si aggiunge una condizione ereditaria di un difetto delle cellule che producono anticorpi.
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La guarigione
Un cocktail di anticorpi monoclonali sviluppato da Regeneron ha rappresentato per Dave la svolta. Gli effetti non sono stati immediati, per vedere le sue condizioni di salute migliorare ci son volute diverse settimane. «Ero così contento! Per la prima volta sono riuscito a preparare una tazza di caffè per mia moglie dopo tutto quello che lei ha fatto per me» ricorda Dave. Quarantacinque giorni dopo la cura con i monoclonali, il tampone di Dave Smith è risultato negativo. «Quando ne ho avuto la conferma, abbiamo brindato con champagne. Non tornerò come prima perché il Covid mi ha distrutto i polmoni, ma ogni giorno di vita in più è un regalo» conclude Dave Smith.