Tensione tra Russia e Gb, una nave militare attraversa il mare di Crimea. Mosca ritiene l’evento una invasione, ma Londra nega tutto
Grave crisi diplomatica in queste ore nel mare al largo della Crimea. Una nave militare britannica, l’Hms Defender, è entrata nel golfo di Cape Fiolent nel Mar Nero, territorio che appartiene secondo il governo russo allo stato russo. Prima che il cacciatorpediniere entrasse, le autorità di Mosca avevano avvertito che avrebbero aperto il fuoco qualora la nave non avesse invertito la rotta, ma l’equipaggio ha ignorato l’avvertimento.
Secondo il ministero della Difesa russo si tratta di una “una palese violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982” e sempre secondo fonti di Mosca, un battello della Guardia di frontiera russa e un jet russo hanno sparato dei colpi di avvertimento.
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“Il cacciatorpediniere era stato avvertito in anticipo che sarebbero state usate le armi in caso di violazione dei confini di Stato russi. Esso non si è curato dell’avvertimento“, dichiarano da Mosca ma Londra nega sia che siano stati sparati i colpi sia che quello sia territorio russo in quanto la Crimea “è territorio ucraino” e la nave “stava conducendo un innocente transito in acque territoriali ucraine nel rispetto del diritto internazionale“.
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La Russia ha convocato l’ambasciatrice di Londra a Mosca, Deborah Bronnert, come precisato dal ministro della Difesa del governo di Boris Johnson. “Mentre vi parlo, l’ambasciatore di Sua Maestà a Mosca è stata convocata dal ministero degli Esteri russo“, ha detto ai deputati durante la seduta del parlamento. Sulla questione interviene l’Ucraina: “Le azioni aggressive e provocatorie della Russia nel Mar Nero e in quello di Azov, la sua occupazione e militarizzazione della Crimea rappresentano una persistente minaccia per l’Ucraina e i suoi alleati”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. “Serve una nuova qualità della cooperazione tra Ucraina e Nato nel Mar Nero”, ha aggiunto. Si attendono sviluppi.