La sindaca di Roma dice di avere il consenso delle periferie e attacca gli avversari: “Quando vengono qui soffrono il jet-lag”
Virginia Raggi si sente sicura: arriverà al ballottaggio e in periferia è molto apprezzata. Almeno questo è quanto da lei dichiarato oggi in televisione al programma Oggi è un altro giorno. La campagna per l’elezione del prossimo sindaco di Roma entra nel vivo, l’esponente del M5S ha iniziato in anticipo sui suoi avversari e ha recuperato un po’ di consenso, ma le cose potrebbero non essere positive per la Sindaca.
”Ho lavorato molto sulle periferie. Io vivo in periferia e da quando sono arrivata le ho girate incessantemente, abbiamo portati i servizi. I miei competitor abitano tutti in centro, c’è chi dice che soffrano di jet-lag quando ci vanno, stanno esplorando le periferie per la prima volta” dichiara Raggi ospite su RaiUno. Le periferie romane si sono rivelate effettivamente un bacino di voti enorme per il M5S alle comunali del 2016 ma da allora il consenso del Movimento e della stessa Sindaca è crollato in favore dei partiti del centrodestra, in particolare FdI e Lega, e un recupero a fine mandato appare difficile. Il Pd invece andò bene solo nei due municipi del centro storico, il I e il II municipio, e nelle periferie raggiunge i punti più bassi.
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Stando al sondaggio di Swg per il Corriere della Sera, infatti, il candidato della coalizione unita del centrodestra Enrico Michetti è quotato tra il 30% e il 34%, Roberto Gualtieri per il Pd tra il 27 % e il 32%, Carlo Calenda di Azione il 20% e il 24% . Virginia Raggi del M5S sarebbe solo quarta tra il 13 e il 17 % con il Movimento 5 Stelle dato intorno al 14%, dati che la allontano del tutto (almeno per ora) da ogni possibilità di rielezione.
Ma la Sindaca di Roma insiste e fornisce altri numeri: ”Al ballottaggio ci vado io, è uscito anche un sondaggio di Noto Sondaggi che mi vede tranquillamente arrivare al ballottaggio. Io questo lo sento quando vado in giro per la città, soprattutto in periferia, le persone mi riconoscono il lavoro fatto e chiedono che non si torni indietro” dice Raggi.
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La campagna elettorale la rende più aggressiva e per la prima volta parla esplicitamente dei suoi avversari, anche quelli del centrosinistra: “Calenda è stato ministro dello Sviluppo economico e non ha risolto una sola crisi di quelle che aveva sul tavolo, non l’Ilva, non Alitalia, non Almaviva. Dal suo scranno forse poteva fare qualcosa in più. Idem Gualtieri, da ministro non ha fatto una sola cosa per Roma, zero. Ora ha scoperto la capitale e dice che c’è bisogno di soldi, c’é chi direbbe s’è svegliato. Michetti con le citazioni di Augusto? Bisogna guardare al futuro e non al passato’.
In particolare per il candidato del Pd non risparmia le frecciate. Dopo la canzone che Gualtieri le ha dedicato alla chitarra “L’era del cinghiale bianco” di Franco Battiato, la sindaca Raggi replica scherzosamente: “Io gliele canterò e gliele suonerò in campagna elettorale“.
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