La Cina reprime le criptovalute, i Bitcoin crollano annullando tutti i guadagni del 2021. Una perdita per gli investitori molto ingente
Continua a scendere il valore delle criptovalute. Solo a inizio anno si parlava di nuovo record e un Bitcoin veniva scambiato per oltre 63mila dollari, ma oggi si è arrivati a bruciare tutti i guadagni del 2021 e la moneta virtuale si attesa a circa 29mila dollari. La causa principale è l’opposizione della Cina a questo sistema di pagamento.
Nonostante la storica opposizione dello stato asiatico ai Bitcoin, MicroStrategy, azienda per lo sviluppo di app, software e servizi di business online, aveva deciso per un mega investimento di 500 milioni di dollari nel tentativo (al momento fallito) di rivitalizzare il settore. A oggi il Bitcoin è dunque in caduta libera.
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L’azienda guidata da Michael Saylor è in possesso di ben 105.085 Bitcoin e il problema del fallito investimento potrebbe essere stato di martketing: “La notizia dell’acquisto da parte di MicroStrategy è passata relativamente in sordina proprio per il momento molto complesso che la criptovaluta sta vivendo” ha commentato il capo-redattore di Criptovaluta.it Gianluca Grossi, inoltre le criptovalute sono investimenti lunghi nel tempo mentre questo è un intervento che potrebbe dare i frutti solo nel lungo periodo, ragion per cui una ripresa del Bitcoin non potrebbe avvenire presto.
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