La Guardia di Finanza ha scoperto nel 2020 frodi fiscali dal valore di 211 milioni nel settore previdenziale e sanitario. Sono 9mila i denunciati.
Truffe e indebite percezioni di denaro pubblico sono abbondate nel corso del 2020. Nel corso dello scorso anno la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica. Tali condotte pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
31.232 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale. A questi si aggiungono 5.946 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 948 deleghe svolte con la Corte dei conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 273 milioni di euro. Mentre sono circa 211 milioni quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 9.169. Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca, la guardia di finanza ha scoperto indebite percezioni e/o richieste di contributi per oltre 40 milioni di euro. Per quanto riguarda le risorse indebitamente richieste o conseguite in relazione ai Fondi Strutturali o a quelle gestite centralmente dalla Commissione europea (cc.dd. “spese dirette”), la Gdf ha accertato frodi per oltre 54 milioni di euro.
Truffe e frodi fiscali nel 2020
Si tratta di attività che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale. Sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per oltre 6 miliardi di euro, a carico di 4.328 soggetti. Le fiamme gialle hanno sequestrato oltre 11 milioni di euro in tema di responsabilità amministrativa. Dopo 23.282 controlli, hanno verificato l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 93 milioni di euro. Per la spesa previdenziale (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre) sono state accertate frodi per oltre 28 milioni di euro.
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La Gdf ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’Inps, hanno permesso di intercettare oltre 50 milioni di euro indebitamente percepiti e circa 13 milioni di euro di contributi richiesti e non ancora riscossi. Sono stati denunciati 5.868 soggetti alle autorità.
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Tra questi anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di stampo mafioso, già condannate in via definitiva. Le fiamme gialle hanno portato a termine 311 interventi per quanto riguarda la spesa sanitaria. Inoltre, hanno segnalato alle Procure della Repubblica 225 persone, di cui 23 tratte in arresto. Le frodi scoperte hanno raggiunto l’ammontare di quasi 117 milioni di euro, con sequestri di valori e disponibilità per quasi 12 milioni di euro. In relazione al settore della spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all’ammontare dei danni erariali accertati (258,5 milioni di euro), a testimonianza di come il segmento operativo sia interessato da condotte oggetto di valutazioni tanto delle Autorità Giudiziarie penali quanto di quelle contabili.