Covid, allarme variante Delta. “In Italia diffusa al 26%”
Preoccupa la nuova variante del Covid, secondo il Financial Times in Italia sta già circolando. La situazione

Preoccupa la nuova variante del Covid, secondo il Financial Times in Italia sta già circolando. La situazione
L’Italia è al quinto posto nel mondo fra i Paesi in cui è maggiore la circolazione della Variante Delta con il 26% dei casi totali finora registrati. Questo il dato secondo quanto pubblicato dal Financial Times sulla base delle sequenze genetiche del virus depositate nella banca internazionale di dati genetici Gisaid e dei dati provenienti dall’istituto di ricerca belga Sciensano.
Le stime indicano inoltre che questa variante del Covid è dominante in Gran Bretagna e Portogallo, dove la concentrazione è addirittura del 98% e 96%. Seguono gli Stati Uniti con il 31%, Italia (26%), Belgio (16%), Germania (15%), Francia (6,9%). Nello specifico in Italia, stando a questi dati, la regione più colpita sarebbe la Puglia dove l’incidenza della variante è al 35% dei casi. Segue il Trentino Alto Adige al 26%.
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“C’è un messaggio che tutti dobbiamo avere molto chiaro: non è finita“, osserva sul quotidiano il virologo Bruno Lina, dell’Università Claude Bernard di Lione. Invece per Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma, invece l’allarme lanciato dal Financial non ha basi scientifiche. “Sicuramente l’1% di circolazione della variante Delta in Italia, sulla base dell’ultima indagine dell’Istituto superiore di sanità (Iss), è attualmente una sottostima, però non possiamo ancora dire di quanto. Tuttavia, il Financial Times non è una voce scientificamente validata” afferma Ciccozzi. “Le stime – continua Ciccozzi – vanno fatte secondo quello che è il sistema di sorveglianza e non vanno fatte sulla base di altri elementi eterogenei perché ciò porta ad avere un denominatore inaffidabile o comunque forzato. Aspetterei le stime dell’Iss, che è scientificamente accreditato“.