Immigrati portati in Campania dalla Romania e trattati in modo disumano. Una banda che sfruttava immigrati trattenendone gli stipendi
Si trattava un vero e proprio “traffico” di immigrati quello messo in atto da una banda criminale in Campania. La banda portava in Cilento manodopera dalla Romania da impiegare nei campi o come badanti. I carabinieri hanno fermato nove persone facenti parte di una banda che portava in Cilento rumeni e moldavi obbligandoli a lavorare in condizioni disumane.
Dei nove membri della banda, due sono ora in carcere e uno ai domiciliari. I restanti 6 hanno l’obbligo di dimora. I reati ipotizzati dal Tribunale di Vallo della Lucania sono di estorsione all’associazione a delinquere, sfruttamento e favoreggiamento immigrazione clandestina.
Leggi anche:—>Denise, nuove intercettazioni: le domande dell’ex di Jessica Pulizzi:«Dov’è la bimba? Che le hai fatto?»
Secondo i carabinieri, il reclutamento si eseguiva tramite una agenzia dell’Europa dell’Est che trovava braccianti e badanti da portare in Cilento e in Calabria. Poi, ad Agropoli, si effettuava uno smistamento con braccianti mandati nei campi, altre persone mandate a svolgere lavori diversi. Le donne erano obbligate a fare le badanti. Tutti dovevano versare una parte dei loro esigui guadagni alla banda, sotto minaccia di ripercussioni, incluso l’arresto poiché lasciati senza documenti. Tra i nove criminali, erano a capo due italiani e due moldavi.