La Lega è scesa in piazza ieri a Roma. Matteo Salvini ha rivolto un appello alle altre forze politiche affinché si uniscano in un progetto comune che possa aiutare l’Italia a rialzarsi a seguito della pandemia di Covid-19. Il leader del Carroccio, inoltre, si è espresso su temi come la sicurezza, i migranti ed il fisco, lanciando i referendum sulla Giustizia.
Ieri la Lega è scesa in piazza a Roma per l’evento “Prima l’Italia!”. La manifestazione è stata promossa dal partito per incentivare le riaperture a fronte della pandemia di Covid-19 e per parlare dei referendum sulla giustizia e di altri temi attuali rilevanti, come quello dei migranti e della sicurezza, nonché per lanciare Enrico Michetti, il candidato del centrodestra alle prossime amministrative della Capitale. All’inizio dell’evento c’erano oltre 3 mila persone, alcune delle quali si sono dileguate con il trascorrere delle ore, complice il caldo. Matteo Salvini, nel corso del suo discorso, ha rivolto anche un appello alle altre forze politiche affinché si uniscano per favorire la ripartenza del Paese dopo i burrascosi mesi vissuti, dal punto di vista economico e sociale.
“Dopo il Covid la politica ha il dovere di essere unita, veloce, concreta, efficace. Gli italiani ci chiedono questo, non divisioni e litigi. Io insisto, e arriverò all’obiettivo perché sono un testone, a chiedere a tutti gli amici del centrodestra di metterci insieme per aiutare l’Italia, di lasciar da parte gelosie, egoismi, divisioni e di unirci“. Lo ha detto Matteo Salvini nel corso dell’evento organizzato dal Carroccio a Roma. Il desiderio del numero uno della Lega è quello di portare avanti un progetto comune con “il meglio delle idee, delle tradizioni, dei valori, con una carta fondativa di valori comuni che abbia al centro sviluppo, futuro, famiglia e libertà, che è un bene indisponibile che abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli“.
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Al centro del discorso di Matteo Salvini anche i temi relativi alla sicurezza ed alla gestione dei migranti in arrivo in Italia. “Abbiamo vissuto un anno e mezzo di paura, di morte e per portare alto l’onore di questo Paese anche a nome di chi non ce l’ha fatta, abbiamo il dovere di combattere più forte di prima per salute, lavoro, famiglia, bellezza, sicurezza“, ha ricordato il leader del Carroccio. “E sicurezza vuol dire che se chiedi il green pass agli italiani per andare a teatro o al ristorante, la smetti di far sbarcare migliaia di clandestini di giorno e di notte, di farli entrare in Sicilia, in Calabria, in Sardegna. La legge deve essere uguale per tutti. E questo vuol dire che se le tasse le pagano gli artigiani e i commercianti italiani, le devono pagare qua anche le multinazionali straniere“. Passaggio fondamentale della kermesse la presentazione del referendum sulla Giustizia, presentato insieme ai Radicali, intervenuti dal palco. Sul tema si sono alternate al microfono alcune testimonanze, anche drammatiche, di casi di “mala giustizia”, con l’obbiettivo di rendere evidente l’urgenza dell’intervento della politica, a partire da quello del presidente della Repubblica Mattarella.
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