Il giovane avev aveva abusato di un donna in Germania ed era fuggito nel nostro paese. E’ stato arrestato in Italia.
E’ finito in manette il 23enne aveva violentato e ferito gravemente una donna in Germania all’interno di un centro per richiedenti asilo. L’uomo di origine nigeriana era poi arrivato nel nostro Paese ed è stato arrestato a Faenza. E’ stato dato esecuzione a un mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità tedesche e pervenuto grazie all’impulso del Servizio di Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Questa la vicenda: il 20 luglio dello scorso anno l’uomo sè entrato nella camera di una donna ospite dell’alloggio per richiedenti asilo a Geradstetten, in Germania per violentarla Le ha anche procurato gravi lesioni personali. Le prime investigazioni effettuate dalle autorità tedesche per rintracciare l’uomo, che si è dato alla fuga subito dopo il fatto, avrebbero permesso di collocarlo sul territorio italiano. In particolare, sono stati forniti anche due IP address estrapolati dai tabulati telefonici associati al numero mobile tedesco in suo uso, sui quali si sono concentrati gli approfondimenti investigativi effettuati dal personale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
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Le procedure di emergenza effettuate in relazione ai profili Facebook ed Instagram individuati dagli investigatori, tramite attività di Open Source Intelligence, verosimilmente utilizzati dal ricercato, hanno permesso di acquisire informazioni circa la sua possibile presenza sul territorio nazionale, in Emila Romagna. Pertanto, sotto il Coordinamento della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, sono stati eseguiti gli approfondimenti tecnici investigativi ed è stato avviato il positioning sull’IMEI associato all’utenza mobile.
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Acquisiti i primi utili riscontri investigativi, il personale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni è arrivato a Faenza, dove, grazie all’utilizzo di sofisticati strumenti tecnici per la triangolazione che consentono di agganciare l’utenza telefonica, e con la collaborazione del personale della Questura di Ravenna e del Commissariato di Faenza, il ricercato è stato arrestato, nonostante si fosse nascosto all’interno in un bunker sotterraneo.
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