Berlusconi ha proposto il partito unico di centrodestra. Con Meloni dentro

Durante una riunione di Forza Italia al Parlamento europeo Silvio Berlusconi si esprime per la prima volta, chiaramente, a proposito della proposta di federazione di centrodestra avanzata da Matteo Salvini, e spiazza un po’ tutti. Il Cavaliere avrebbe proposto non solo una federazione, ma un partito unico in grado di tirare dentro anche Fdi di Giorgia Meloni. Due sorprese che non hanno entusiasmato il leader del Carroccio. 

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La bomba ufficiale è stata sganciata da Silvio Berlusconi durante una riunione di Forza Italia al Parlamento europeo: dopo tanto parlare di federazione di centrodestra, il Cavaliere si è finalmente espresso e ha destabilizzato le ipotesi in campo. Anche se – va ribadito – le ha destabilizzate a metà. Che Berlusconi volesse il partito unico di centrodestra lo sapevamo già: ce l’aveva detto Matteo Salvini (“Berlusconi mi ha proposto il partito unico“) e ce lo aveva ribadito Antonio Tajani, con ogni probabilità la voce dell’ex premier in momenti di maggiore difficoltà (“Il sogno è quello di un grande partito repubblicano che veda tutto il centrodestra unito). Ora a parlarne è lo stesso Berlusconi, e ci mette del suo: “C’è una forte spinta dentro Forza Italia verso l’ipotesi di creare un partito del centrodestra italiano, che unisca le varie sigle sul modello del Partito laburista inglese o dei Repubblicani francesi”. 

Un Berlusconi a sorpresa

Berlusconi ci mette del suo anche nella decisione di parlarne agli europarlamentari, quasi che il progetto debba rivolgersi a piazzare il centrodestra in Ue, ancorato al Ppe. Forse anche Berlusconi, come Salvini, cerca di recuperare preminenza nel centrodestra italiano facendosi regista di nuovi perimetri in Ue? O forse, più semplicemente, i tempi sono cambiati e l’orizzonte comune deve essere quello europeo? Fatto sta che Berlusconi ha spiazzato un po’ tutti, non solo nella decisione di avanzare ufficialmente il tanto chiacchierato partito unico, ma anche nell’intento di tirare dentro Fdi di Giorgia Meloni: “L’obiettivo deve essere questo. Non mi aspetto che tutti dicano sì subito, capisco anche i dubbi della Meloni oggi, ma il cammino deve portarci a questo approdo finale“.

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Ma la sorpresa non è stata gradita

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Sorprese che comunque non sono state gradite dal leader del Carroccio, che ha risposto con un secco no: “Nessuno sta parlando di partiti unici, un conto è federare, fare emendamenti comuni, unire le forze altro è mischiare partiti dalla sera alla mattina. Gli italiani non ci chiedono giochini ma fatti. Fondare un nuovo partito non interessa a nessuno. I giochini, come quelli di Conte, mi interessano poco”. E non è peregrino pensare a frenate anche all’interno della stessa Forza Italia: si pensi alle ministre Gelmini e Carfagna, contrarie persino all’idea di una federazione. Insomma, di fronte alle parole di Berlusconi, Salvini dice no e Forza Italia resta contraddetta.

La proposta piace almeno a Fdi? Non proprio. A esprimere contrarietà è stato Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione Fdi: “E’ bene che si collabori di più e, anzi, dall’opposizione siamo pronti ad esaminare se e quando arriveranno proposte delle altre forze di centrodestra in linea con il programma dell’alleanza”. Tuttavia, “altra cosa è il partito unico, che non avrebbe senso né per noi né per gli elettori. Siamo alleati, abbiamo programmi compatibili in grado di trovare una sintesi in un programma di governo, ma non siamo la stessa cosa e ci rivolgiamo a sensibilità diverse”.

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Cosa c’è dietro la proposta

D’altronde, un fattore risulta abbastanza evidente: un partito come Fdi in ascesa nei sondaggi, pronto a surclassare nel centrodestra la guida di Matteo Salvini, pronto a candidarsi come principale partito italiano, di certo non ha nessuna voglia di farsi fagocitare da un partito minore (Fi) e dal suo principale avversario-alleato (Lega) nel momento del suo massimo splendore. Così come risulta evidente che se l’intenzione di Salvini era quella di riaffermarsi come regista della coalizione di centrodestra, una fusione a freddo di questo tipo comporterebbe più che altro un suo ridimensionamento. Da dove arriva, allora, la proposta di Berlusconi? Secondo alcuni commentatori potrebbe essere un modo per avanzare una proposta improponibile in modo da rallentare la reale discussione su una proposta (quella della federazione) che iniziava a esser presa sul serio. Come dire: se dentro Forza Italia ci sono resistenze al progetto e allo stesso tempo non si può dire un chiaro “no” a Salvini, tanto vale renderlo impossibile.

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