Cluster nella palestra Città Studi Milano: il contagiato da variante indiana aveva già fatto due dosi di vaccino

Cluster nella palestra Città Studi Milano: il contagiato da variante indiana aveva già fatto due dosi di vaccino. Dieci i contagi nella palestra, in corso altri esami

Palestra-Meteoweek.com

Le analisi hanno confermato ciò che si temeva, ossia che vi è almeno un caso di variante «delta» o «indiana» di Coronavirus nel cluster della palestra Virgin di Città Studi Milano. E si teme possano essercene altri.  Un’altra cosa che preoccupa è che il paziente contagiato dalla variante indiana aveva già ricevuto entrambe le dosi di vaccino. La palestra ha riaperto il 24 maggio e nei giorni a seguire si sono verificati i primi contagi.  Tramite il tracciamento contatti, l’Ats ha ricostruito la catena del contagio e capito che si era originato nella suddetta palestra.

Attualmente ci sono dieci persone positive al Coronavirus, ossia un’istruttrice e nove persone che frequentano dei corsi che si svolgono in palestra. Nessuno di loro è ricoverato. In tutto vi sono 140 persone a rischio contagio ed esortate a effettuare un tampone.

Una ricerca pubblicata sulla nota rivista scientifica The Lancet ha parlato di una resistenza maggiore da parte della variante indiana verso i vaccini anti-Covid, in particolare dopo la somministrazione di una sola dose. In Gran Bretagna tale variante è al 50% più trasmissibile della variante «inglese». Questi dati preoccupano il Regno Unito e potrebbero essere causa del rinvio delle riaperture previste per il 21 giugno. Guardia alta anche in Lombardia dove quello di Lambrate non è il primo segno di presenza della suddetta variante. Gli esperti richiedono l’aumento del «sequenziamento» per comprendere e prevenire l’andamento della pandemia.

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I gestori della palestra hanno spiegato che «il brand conferma di rispettare all’interno delle proprie strutture tutte le misure igienico sanitarie previste dal Governo,  sia nell’allenamento individuale che nello svolgimento di classi collettive. Virgin Active Italia si è resa da subito disponibile con l’Ats condividendo i dati richiesti rispetto alla frequentazione del Club per le opportune verifiche, con l’obiettivo di tutelare nel modo più rigoroso la salute dei propri collaboratori e clienti».

Del cluster ha parlato anche il sindaco di Milano, Beppe Sala: «In Inghilterra, il Paese che prima ha vaccinato e aperto, ci sono casi di ritorno. Io non credo che ci libereremo della pandemia in fretta, o perlomeno non sarà più una pandemia, ma che l’attenzione debba permanere sì. La vigilanza dovrà essere attenta e localizzata».

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