Omicidio Saman Abbas, il cugino si dichiara innocente: “Non c’entro con la sua scomparsa”. Davanti al Gip si avvale della facoltà di non rispondere, ma rilascia alcune dichiarazioni spontanee. Nel frattempo, le ricerche proseguono.
Si difende e si dichiara innocente, il cugino di Saman Abbas. Mentre ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip, Ikram Ijaz si è definito estraneo ai fatti, relativi alla scomparsa della ragazza pakistane – di cui si sono perse le tracce ormai da settimane e di cui si sospetta l’omicidio. A parlare per lui è stato Domenico Noris Bucchi, il legale del ragazzo, che al termine dell’interrogatorio di garanzia ha comunque rilasciato alcune dichiarazioni spontanee. “Ha dichiarato di non aver nulla a che vedere con la sparizione della ragazza“, e “ha manifestato l’intenzione di rendere dichiarazioni più approfondite al pm nei prossimi giorni” dopo un altro confronto con i difensori, ha spiegato il legale.
Il cugino si avvale della facoltà di non rispondere
Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, si è definito estraneo ai fatti. A spiegarlo è stato il suo avvocato Domenico Noris Bucchi al termine dell’interrogatorio di garanzia, durante il quale il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha rilasciato soltanto alcune dichiarazioni spontanee. “Ha difficoltà a parlare l’italiano, ogni incontro deve essere supportato dall’interprete. Abbiamo bisogno di un pò più di tempo per apprfondire”, ha spiegato Bucchi, che difende Ijaz insieme al collega Luigi Scarcella.
kram Ijaz, si ricorda, è stato fermato a Nimes il 29 maggio scorso, mentre viaggiava su un autobus per raggiungere Barcellona. Estradato, è stato in seguito consegnato dalle autorità francesi a quelle italiane alla frontiera di Ventimiglia. In tal senso, il giovane ha comunque “manifestato la volontà di spiegare i propri movimenti, sia in relazione ai giorni di cui si tratta che al suo allontanamento dal territorio nazionale”, ha spiegato ancora il suo difensore, sempre al termine dell’interrogatorio di garanzia.
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Nel frattempo, continuano le ricerche del corpo della ragazza, coadiuvate con l’elettromagnetometro – che ha segnalato una decina di anomalie nel terreno attorno all’azienda agricola di famiglia. Sono tanti i punti oscuri che Ijaz dovrebbe spiegare al Gip. Tante le spiegazioni che dovrebbe dare – del perché, ad esempio, si trovasse la sera del 29 aprile insieme allo zio e all’altro cugino nelle campagne di Novellara con in mano una pala. Ad incastrare i tre sono le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Per gli inquirenti Saman Abbas è morta, uccisa dai suoi stessi famigliari che non accettavano la sua riluttanza al matrimonio combinato.
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Ipotesi, questa, avvalorata anche dalle ultime dichiarazioni che la giovane ha affidato al suo ragazzo poco prima della sua scomparsa. Le autorità sono infatti entrate in possesso di diversi audio inviati al fidanzato, audio in cui la ragazza appare quasi rassegnata al suo “destino”, e sembra persino temere per la sua vita. “Ho sentito che dicono uccidiamola, una cosa del genere“, racconta infatti preoccupata al fidanzato.