Arriva il via libera dal Consiglio dei ministri sul decreto istitutivo dell’Agenzia per la Cybersecurity: il premier avrà l’alta direzione e la responsabilità generale, oltre alla prerogativa di nominare e poter revocare il direttore e vice direttore dell’Agenzia. Ma in cosa consiste questa nuova Agenzia?
Il via libera al decreto istitutivo è arrivato dal Consiglio dei ministri: “È istituita, a tutela degli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN)“. Al presidente del Consiglio dei ministri sono attribuiti “l’alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico“, l’adozione della strategia nazionale di cybersicurezza, sentito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza, la nomina e la revoca del direttore generale e del vice direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Insomma, al premier spetterà impartire le direttive ed emanare le disposizioni necessarie per il funzionamento dell’Agenzia, informando preventivamente il presidente del Copasir a proposito delle nomine.
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Il premier a sua volta sarà costantemente informato dall’Autorità delegata nominata. Nell’esercitare le sue funzioni – come già anticipato – la presidenza del Consiglio usufruirà del Comitato interministeriale per la cybersicurezza, che avrà diversi scopi: tra questi, proporre al premier gli indirizzi generali da perseguire e promuovere l’adozione delle iniziative necessarie per favorire l’efficace collaborazione tra i soggetti istituzionali e gli operatori privati interessati alla cybersicurezza. Inoltre, il Comitato potrà condividere informazioni e adottare misure rivolte all’obiettivo della cybersicurezza e allo sviluppo industriale, tecnologico e scientifico in materia di cybersicurezza. Infine potrà esprimere il parere sul bilancio preventivo e sul bilancio consuntivo dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
Stando a quanto riportato dal decreto, il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri ed “è composto dall’Autorità delegata, ove istituita, dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro dell’interno, dal Ministro della giustizia, dal Ministro della difesa, dal Ministro dell’economia e delle finanze, dal Ministro dello sviluppo economico, dal Ministro della transizione ecologica, dal Ministro dell’università e della ricerca e dal Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale”. Il direttore generale dell’Agenzia svolge le funzioni di segretario del Comitato e ha la rappresentanza legale dell’Agenzia.
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Ma di cosa si tratta effettivamente? L’Agenzia per la cybersecurity – viene specificato nel decreto legge – ha “personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria, nei limiti di quanto previsto dal presente decreto. I regolamenti previsti dal presente decreto possono recare disposizioni anche in deroga alle norme vigenti, in relazione all’assolvimento delle funzioni di tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico attribuite all’Agenzia stessa e tenuto conto delle attività svolte in raccordo con il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica“. In sostanza, lo scopo primario dell’Agenzia sarà il “coordinamento tra i soggetti pubblici coinvolti in materia di cybersicurezza a livello nazionale” e la promozione della “realizzazione di azioni comuni dirette ad assicurare la sicurezza e resilienza cibernetiche per lo sviluppo della digitalizzazione del paese, del sistema produttivo e delle Pa, nonché il conseguimento dell’ autonomia, nazionale ed europea, riguardo a prodotti e processi informatici di rilevanza strategica a tutela degli interessi nazionali nel settore“.
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Oltre a quanto ribadito precedentemente, la nuova Agenzia potrà usufruire della collaborazione di altri organi dello Stato, delle forze di polizia o di enti pubblici e dovrà rispondere all’audizione del direttore generale qualora richiesta dal Copasir per questioni di propria competenza. L’Agenzia, inoltre, potrà avere un numero massimo di sette uffici di livello dirigenziale generale, e al suo interno accoglierà in via permanente anche il Nucleo per la cybersecurity, a supporto del Presidente del Consiglio dei ministri nella materia della cybersicurezza.
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