“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt t, 12): ecco la regola d’oro della Legge che Gesù viene a compiere
Liturgia di oggi Mercoledì 9 Giugno 2021
- MERCOLEDÌ DELLA X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Gli avversari e i nemici, sono essi a cadere. (Cf. Sal 26,1-2)
Prima Lettura
Ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2 Cor 3,4-11
Fratelli, proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d’Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito?
Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell’aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile.
Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale – Dal Sal 98 (99)
R. Tu sei santo, Signore, nostro Dio.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo! R.
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuèle tra quanti invocavano il suo nome:
invocavano il Signore ed egli rispondeva. R.
Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato. R.
Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati. R.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R.
Il Vangelo di oggi Mercoledì 9 Giugno 2021
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,17-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Parola del Signore
La regola d’oro | Il commento al Vangelo di oggi Mercoledì 9 Giugno 2021
Gesù ci parla di una legge nuova, una legge che ha pieno compimento qui, ma in particolare dopo che il cielo e la terra siano passati. Infatti, lui è venuto a compiere la Legge e i Profeti, la legge precedente a quella “nuova” del Vangelo che annuncia la Risurrezione e la vita eterna.
Tutto ciò che è stato detto prima di Gesù avverrà, ci dice. Questo a confermare il fatto che lui, portando il messaggio nuovo della Risurrezione e della vita eterna presso Dio, non abolisce quanto detto fino a quel momento.
Il commento al Vangelo di ieri
Si compirà piuttosto sotto una luce e un’interpretazione nuova, cioè quella dell’amore e della risurrezione del Figlio di Dio, che è venuto a donarci “la via, la verità e la vita”.
Dunque sotto questa nuova luce possiamo guardare al Vecchio testamento, riassunto da Gesù in questa regola d’oro: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt t, 12). Chiunque trasgredirà dunque i comandi della Legge, riassunta in questa regola di carità, sarà considerato minimo, perché Gesù non abolisce nulla, piuttosto porta tutto a compimento nella carità.