Governo di Berlino sotto pressione: “Accolga gli interpreti afghani”

Il governo di Berlino è sotto pressione perché ricollochi in Germania gli interpreti afghani che hanno lavorato con i militari inviati nel Paese asiatico.

Governo Berlino – Meteoweek

Il timore è che questi interpreti vengano presi di mira rischiando la vita per aver lavorato con un esercito straniero una volta che questo si ritirerà dall’Afghanistan. In una lettera scritta dal direttore del thinktank indipendente con sede a Berlino, ‘Afghanistan Analysts Network’, si legge: “Mentre le truppe si stanno preparando da tempo al loro ritorno, con misure di sicurezza rafforzate, i timori degli afghani assunti localmente stanno crescendo”, è la dichiarazione di Thomas Rutter.

Secondo le stime, sono circa 520 gli afghani che stanno attualmente lavorando o che hanno lavorato a stretto contatto con l’esercito tedesco in Afghanistan negli ultimi due anni, così come i familiari più stretti. Se dimostrano si essere stati dai Talebani possono essere ricollocati in Germania. In genere hanno lavorato come interpreti, autisti, personale di sicurezza e amministratori. Ma gli attivisti chiedono che la misura non dovrebbe essere limitata agli ultimi due anni, dato che la Germania è stata coinvolta in operazioni militari in Afghanistan dal 2001 e ora ha poco più di mille soldati di stanza lì.

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Fonti governative citate dai media tedeschi hanno affermato che tutti i 520 collaboratori afghani hanno presentato “avvisi di pericolo” alle autorità governative in Afghanistan e hanno presentato domanda di visto in Germania.

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