Trasporto aereo: Moody’s stima che il traffico aereo Ue sarà -70% nel 2021 rispetto al 2019. Per tornare ai livelli di traffico pre-covid si dovrà aspettare il 2024.
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Il traffico aereo non tornerà ai livelli pre-covid prima del 2024. Lo prevede Moody’s Investors Service. Secondo l’agenzia quest’anno il traffico negli aeroporti europei rimarrà in media del 70% al di sotto dei livelli del 2019. Nonostante la domanda latente sia alta e il traffico dovrebbe aumentare con la rimozione delle restrizioni e l’apertura dei corridoi di viaggio rispetto a quanto previsto. Tuttavia, con questo scenario, Moody’s stima che il traffico aeroportuale europeo non tornerà ai livelli del 2019 prima del 2024 al più presto.
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Di conseguenza, gli aeroporti hanno ridotto le spese operative e di capitale per preservare la liquidità. Queste misure, insieme alle iniezioni di capitale e alla sospensione del pagamento dei dividendi, rafforzano il flusso di cassa di queste società. In ogni caso però, Moody’s prevede che il debito degli aeroporti europei crescerà, in media, del 13% entro il 2023 rispetto al 2019, con profitti inferiori.
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Moody’s inoltre ritiene che la maggior parte abbia la liquidità per sopportare un periodo prolungato di bassa attività. D’altra parte alcuni avranno bisogno di deroghe ai “covenants”, così come di esenzioni dal covenant sugli impegni finanziari. “Mentre ci aspettiamo che i volumi si riprendano quest’estate, il traffico sarà inferiore al previsto, il che ritarderà il deleveraging degli aeroporti“, ha detto il vicepresidente senior di Moody’s Joanna Fic, che ha aggiunto che si aspetta che i creditori “continuino a sostenere” queste aziende.