Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista a la Repubblica parla di nuovi, intensificati, rapporti geopolitici che potrebbero minacciare l’attuale assetto politico: “Russia e Cina ultimamente intrattengono una collaborazione sempre più intensa, sia a livello politico che militare. Si tratta di una nuova dimensione e di una seria sfida per la Nato”.
Non sembra molto preoccupato di tenere bassi i toni allarmistici il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che in un’intervista a la Repubblica ribadisce senza mezzi termini quali sono i rischi dei nuovi assetti geopolitici: “L’ordine fondato sulle regole, la base del multilateralismo, è minacciato. Russia e Cina ultimamente intrattengono una collaborazione sempre più intensa, sia a livello politico che militare. Si tratta di una nuova dimensione e di una seria sfida per la Nato. Ne derivano nuovi pericoli“. Il problema, secondo il numero uno della Nato, sarebbe legato a un sempre più intenso coordinamento tra Mosca e Pechino, in grado di fare fronte comune in seno alle organizzazioni multilaterali come l’Onu. Inoltre, prosegue Stoltenberg, Cina e Russia “eseguono esercitazioni militari congiunte, sperimentano assieme voli a lungo raggio con aerei da combattimento e operazioni marittime, ma procedono anche a un intenso scambio di esperienze sui sistemi d’arma e il controllo di Internet. La Nato è un’alleanza tra Europa e America del Nord ma dobbiamo adeguarci a un contesto di sicurezza globale che si fa sempre più competitivo“.
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Per questo la Nato deve essere pronta a un mondo e a equilibri mutati, e deve trovare nuove e più solide strategie per fronteggiare l’influenza delle due superpotenze: “La Nato è l’alleanza storicamente più valida. Il suo successo deriva dalla capacità di adeguarsi a un mondo che cambia. È stato così nel post guerra fredda, dopo gli attacchi dell’11 settembre e l’annessione illegale della Crimea per mano russa . Da allora sono sorte nuove minacce, alle quali naturalmente reagiremo“. Non a caso, lo stesso Stoltenberg a fine maggio, in un incontro con Emanuel Macron all’Eliseo aveva ribadito: il prossimo vertice previsto per il 14 giugno rappresenterà un'”opportunità unica per rafforzare l’alleanza fra l’Europa e il Nord America“. Poi ancora, Stoltenberg aveva anticipato: “Rafforzeremo la nostra unità e la nostra solidarietà e ciò significa consultarci di più in seno alla Nato su tutto quello che riguarda la nostra sicurezza, riaffermare i nostri valori fondamentali e rafforzare il nostro impegno in materia di difesa collettiva, compreso un aumento degli investimenti“. Parole che, alla luce di quanto riportato oggi sulla Repubblica, assumono una connotazione ben più chiara, e a tratti anche più preoccupante.
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