Una ingente quantità di concentrato di pomodoro proveniente dall’Egitto è stato sequestrato in Campania poiché non conforme alle prescrizioni. Al suo interno erano contenute dosi di pesticidi elevate. La Coldiretti lancia l’allarme sulla qualità dei cibi di importazione straniera: oltre otto prodotti pericolosi su dieci arrivano in Italia dall’estero.
I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno, nell’ambito dell’operazione Scarlatto due, nei giorni scorsi hanno disposto il sequestro di ben 821.000 kg di semilavorato di pomodoro non conforme alle prescrizioni. All’interno del prodotto, proveniente dall’Egitto, sarebbero state rinvenute dosi di pesticidi oltre ai limiti consentiti. Esso era in attesa di essere lavorato e confezionato in barattoli e tubetti, che sarebbero stati successivamente venduti negli scaffali dei supermercati come doppio o triplo concentrato di pomodoro direttamente ai consumatori. Soltanto poche settimane fa altre migliaia di tonnellate di concentrato di pomodoro straniero, inserito nel ciclo produttivo come pomodoro 100% toscano, erano state sequestrate. L’Italia, in base agli studi di Fao e Oms, si rivela uno dei Paesi più sicuri al. mondo in termini di prodotti agroalimentari. Nel 2020, infatti, su un totale di 297 allarmi alimentari emessi sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf), solo 51 (il 17%) hanno riguardato prodotti di origine nazionale, mentre 146 riguardavano prodotti provenienti da altri Stati dell’Unione Europea (il 49%) e 100 da Paesi extracomunitari (il 34%). L’aumento delle importazioni, tuttavia, potrebbe mettere a rischio la salute della popolazione.
L’allarme di Coldiretti
“Il sequestro di concentrato di pomodoro proveniente dall’Egitto che risulterebbe secondo le indagini largamente contaminato da pesticidi per un valore di un milione di euro, in una zona tradizionale di produzione come la Campania, conferma l’allarme per l’importazione di cibi di bassa qualità con il rischio che vengano spacciati come Made in Italy“. Lo ha scritto in una nota la Coldiretti a seguito del provvedimento emesso dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno nelle scorse ore. La questione, tuttavia, non si limita soltanto all’episodio in sé. L’allerta nei confronti dei prodotti di importazione, infatti, è elevata.
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A parlarne è stato il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. “Oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero. Un risultato ottenuto anche alla battaglia per la trasparenza della Coldiretti che ha portato tra l’altro all’entrata in vigore dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine per pelati, polpe, concentrato e altri derivati del pomodoro era arrivato grazie all decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro“.
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La buona notizia, ad ogni modo, è che le attività di contrasto ai cibi di bassa qualità importati sul territorio italiano hanno dato ottimi risultati. “Essi confermano però la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare. L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie“.