Da lunedì 7 giugno le regioni italiane in zona bianca sono sette. A Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise, infatti, si sono aggiunte Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo. Le aree in questione usufruiranno di un allentamento delle misure: dal via libera alle tavolate all’aperto fino alla riapertura delle piscine. In tutto il Paese, invece, è slittato il coprifuoco alle 24.00.
L’Italia entro la fine di giugno sarà totalmente in zona bianca. A partire da quest’oggi Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo si sono aggiunte a Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise, che erano considerate a basso rischio già dal 1° giugno. Il 14 giugno, invece, potranno tirare un sospiro di sollievo Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. Il 21 giugno sarà poi il turno di Sicilia, Marche, Toscana, Calabria, Campania e Provincia di Bolzano. Infine, il quadro si completerà il 28 giugno con la Valle D’Aosta. Intanto, in tutto il Paese, il coprifuoco è slittato alle 24.00. Un graduale ritorno alla normalità in vista dell’estate. L’obiettivo, ad ogni modo, è mantenere alta l’attenzione ed evitare una nuova ondata in autunno. Il prosieguo della campagna di vaccinazione, in tal senso, sarà fondamentale.
Le regioni in zona bianca potranno godere di nuovi privilegi. In particolare, in bar e ristoranti all’aperto decade il numero massimo di commensali. Via libera, dunque, alle tavolate. Al chiuso, invece, il limite resta fissato a sei persone. Se si tratta di due nuclei familiari, tuttavia, si può stare allo stesso tavolo. Sono permessi anche i banchetti dopo cerimonie civili e religiose. È necessario, tuttavia, che gli invitati esibiscano il green pass (tampone negativo entro 48 ore, vaccinazione oppure certificato che attesti di avere avuto il Covid-19). Le feste in casa, invece, per il momento restano vietate. Per quanto riguarda gli spostamenti, nell’ordinanza del ministro Roberto Speranza è stato specificato che è consentito andare da parenti e amici in sei persone oltre ai figli minori.
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In zona bianca, inoltre, è stata anticipata la riapertura di alcune attività. A tirare un sospiro di sollievo, in tal senso, sono i parchi tematici e divertimento (anche acquatici) nonché le sale giochi, che in zona gialla riapriranno rispettivamente il 15 giugno e il 1° luglio. Il via libera è arrivato anche nei confronti delle piscine al chiuso, seppure sia sconsigliato utilizzare le docce comuni. In vasca devono esserci sette metri quadri d’acqua per ogni nuotatore. Resta, invece, il nodo relativo alle discoteche. Gli esperti del Cts, i quali ritengono che ballare sia molto rischioso per i contagi, si riuniranno domani per valutare le ipotesi di una riapertura.
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