Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri spiega tutto ciò che potranno fare le persone che completano le vaccinazioni
Per le persone vaccinate non vi saranno divieti. Se ne dice convinto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in un’intervista a La Stampa. «Per gli immunizzati le regole dovranno cambiare, certe limitazioni non saranno più necessarie». Per esempio, se si va al ristorante, «se siamo 10 amici, tutti vaccinati, perché mai sederci per forza solo in 6? In presenza del Green pass si possono superare questioni come le dimensioni del locale o il ricambio dell’aria. In prospettiva, con l’aumento delle vaccinazioni, questo discorso può valere anche per la zona gialla».
Idem per case private o uffici:«Non è necessario fissare un limite di 6 ospiti per le visite a casa di amici o parenti. Se pure sono 8 o 10, ma tutti vaccinati, non c’è problema, l’ho già detto anche a Rezza (direttore generale Prevenzione ministero Salute, ndr). Stesso discorso per le presenze all’interno degli uffici, dove tra colleghi si può anche decidere di stare senza mascherina, se nella stanza sono tutti vaccinati». Per quanto concerne l’uso della mascherina all’aperto, «dovremmo riuscire a eliminare l’obbligo per metà luglio, perché avremo raggiunto oltre la metà dei vaccinati con ciclo pieno e le probabilità d’incontrare soggetti non immunizzati saranno sempre più ridotte. A luglio ci sarà la vera svolta di questa pandemia».
Per ciò che riguarda il green pass europeo, in cui si prevede nessun obbligo di tampone negativo per viaggiatori vaccinati, secondo Sileri «è giusto, e non solo per i viaggi all’estero: non ha proprio senso chiedere il tampone a chi ha completato la vaccinazione. Come non è necessario mettere quella persona in quarantena se ha avuto un contatto con un positivo. È molto raro che il vaccinato venga contagiato e ancor di più che possa trasmettere l’infezione. Spero che questo vincolo sui viaggi possa cadere quanto prima, perché è un’evidente ridondanza, oltre che uno spreco di risorse, visto che lo Stato mi ha già pagato il vaccino e magari mi paga pure il tampone».
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Per quanto concerne le discoteche, potrebbero riaprire:«Se abbiamo il Green pass usiamolo anche lì, non vedo quanto rischio ci sia se si balla con tutte persone vaccinate, guarite o tamponate. Il punto sono i controlli, che vanno rafforzati e resi più semplici grazie alla tecnologia, con l’uso dei codici QR per velocizzare la selezione all’ingresso».
Il sottosegretario parla infine di chi non si è ancora vaccinato:«Il problema riguarda soprattutto la fascia 60-69 anni, in cui comunque abbiamo recuperato un buon 10% nell’ultima settimana. Va detto che molti diffidano di AstraZeneca e stanno aspettando di poter prenotare con Pfizer e Moderna. Credo che ci sarà una netta riduzione di questa platea di non vaccinati nelle prossime settimane. Poi resterà comunque una quota di no vax, che beneficeranno della protezione indiretta garantita dall’immunità di comunità, pur assumendosi il rischio di finire in terapia intensiva, come successo di recente a migliaia di persone in Gran Bretagna, a causa della variante indiana».
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