G7 finanziario, obiettivo tassa minima su imprese al 15%

I ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto “un accordo storico” sulla tassazione minima globale. Esultano i ministri europei al termine della riunione a Londra, la prima in presenza, dall’inizio della pandemia.

Cresce l’ottimismo fra i ministri delle Finanze europei sull’obiettivo di un primo accordo in sede G7 su una tassazione più equa nei confronti delle multinazionali, giganti del web in testa, a partire dall’adozione dell’impegno a un‘aliquota globale minima del 15% sulla corporate tax, l’imposta sui profitti d’impresa. E’ quanto emerge dalla riunione ministeriale in corso da ieri e fino al primo pomeriggio a Londra a cui per l’Italia partecipa Daniele Franco e per l’Ue è presente Paolo Gentiloni.

Dopo l’appello lanciato ieri al riguardo sul Guardian da tre dei ministri invitati (d’Italia, Francia e Germania) assieme al collega della Spagna, sono arrivate le dichiarazioni fiduciose su un’intesa anche da parte del padrone di casa, Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere nel governo di Boris Johnson. In un’intervista rilasciata in queste ore alla Bbc, il titolare delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, ha addirittura evocato un “accordo destinato a cambiare il mondo”. Soprattutto laddove fosse poi adottato anche nella sede più estesa del G20 a presidenza italiana, di cui fanno parte fra gli altri pure Cina o Russia.

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“Se raggiungeremo un accordo, sarà un passo avanti storico“, ha commentato ieri sera il ministro francese Bruno Le Maire. Sunak ha aggiunto che la necessità di tasse nazionali sui servizi digitali scomparirà una volta che la soluzione globale sarà in atto. “Dopo anni di discussioni, i ministri delle finanze del G7 hanno raggiunto un accordo storico per riformare il sistema fiscale globale per adattarlo all’era digitale globale. Ci impegniamo – si legge nel comunicato finale – a raggiungere una soluzione equa sull’assegnazione dei diritti di imposizione. Provvederemo ad un adeguato coordinamento tra l’applicazione delle nuove norme fiscali internazionali e l’eliminazione di tutte le tasse sui servizi digitali, e altre pertinenti misure simili, su tutte le società“.

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Confidiamo che troveremo un accordo anche a livello di G20 affinché questi pilastri diventino un punto di riferimento per la tassazione globale“, dice il ministro italiano Daniele Franco, precisando che le nuove regole non sono rivolte solo alle aziende del settore digitale, ma a tutte le imprese multinazionali. “Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese. E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali” è il commento del commissario Paolo Gentiloni. “Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse. La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio“, conclude Gentiloni.

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