Suocero fucila la nuora davanti alla figlia 12enne e poi si suicida

Dopo anni di litigi, un uomo di 81 anni ha sparato alla nuora davanti alla figlia di 12 anni e poi si è suicidato

Omicidio Visdanello-Meteoweek.com

Dopo anni di litigi e rancori, ieri un uomo ha esploso un colpo di fucile contro la nuora e uno contro se stesso. È accaduto a Visdanello di Spresiano (Treviso), dove Lino Baseotto, 81 anni, ha preso un fucile da caccia e sparato alla testa alla nuora Bruna Mariotto, 51 anni. La donna è caduta a terra in giardino, sotto gli occhi della figlia 12enne, che è al secondo anno della scuola media a Spresiano. Poi l’uomo è andato nel capanno degli attrezzi e si è suicidato con lo stesso fucile, sparandosi un colpo alla testa.

A sentire i colpi di fucile il vicino di casa, Roberto. È entrato nel giardino e ha visto il corpo di Bruna sull’erba, poi ha sentito la ragazzina che gridava fissando la madre. «Ho portato la bambina e ho immediatamente chiamato le forze dell’ordine. È una tragedia inspiegabile. Sono persone che non hanno mai dato problemi. Amici da una vita», ha detto l’uomo, molto scosso.

Omicidio Visdanello-Meteoweek.com

È una tragedia giunta dopo anni di liti e rancori mai sopiti. La famiglia dei nonni, Lino, la moglie Rosa e uno dei due figli, Flavio, viveva al piano terra mentre la famiglia dell’altro figlio, Claudio, sposato appunto con Bruna, abitava al primo piano con la loro figlia di 12 anni. Ieri Claudio era a lavoro mentre la  moglie, casalinga e la figlia erano a casa.

A chiamare Claudio è stato Denis, fratello di Bruna, che fuori dall’abitazione in cui si è verificata la tragedia, dice:«Non ci voglio credere. Non è vero. Mia sorella non può essere morta. Mi hanno chiamato i carabinieri ma non posso entrare a vedere un’ultima volta la mia Bruna».

Sconvolta la migliore amica di Bruna, Iris:«Era la mia migliore amica, la conoscevo da 15 anni e ogni pomeriggio andavamo a camminare insieme. Oggi (ieri ndr) non l’ho sentita e mi sono preoccupata. C’era qualcosa che non andava, ci telefonavamo regolarmente e ci vedevamo spessissimo. Poi ho saputo che era stata uccisa e sono corsa qui. Non mi ha mai parlato dell’esistenza di un grave malessere nei confronti del suocero. Certo, qualche lite c’era. Ma in quale famiglia non c’è». 

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Intanto fuori dalla casa giungono le amiche della bambina. Qualcuna dice:«Ci vedevamo in bus quando andavamo a scuola e, al pomeriggio, spesso uscivamo insieme. È solare, allegra, uno spasso. Non so come farà adesso. Cercherò di starle vicino». Nel frattempo il fucile viene posto sotto sequestro mentre i carabinieri svolgono gli accertamenti col pm.

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