Hacker blocca fornitore carne di McDonald’s: Fbi accusa gruppo russo

Jbs, colosso americano nella produzione di carne nonché fornitore di McDonald’s, è stato hackerato lo scorso fine settimana. Un attacco che ha causato la chiusura degli impianti negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. L’Fbi adesso accusa un gruppo russo, noto come REvil o Sodinokibi, di essere il responsabile. La questione potrebbe alimentare il contenzioso tra i due paesi.

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L’azienda è la numero uno nella produzione di carne – meteoweek.com

Le operazioni di trattamento e impacchettamento della carne da parte di Jbs riprenderanno quest’oggi nei cinque stabilimenti degli Stati Uniti, mentre in Canada Australia probabilmente si dovrà attendere ancora. Un danno rilevante per il colosso americano, che ha ben 150 impianti suddivisi in 15 paesi e oltre 150 mila dipendenti. Esso rifornisce tra i tanti anche McDonald’s. Nello scorso fine settimana è stato vittima di un cyber attacco che ha provocato la chiusura di impianti. Poche settimane fa era già accaduto al più grande oleodotto che distribuisce benzina in America. Non è chiaro, in entrambi i casi, se sia stato pagato un riscatto. In genere quest’ultima è la soluzione più immediata nonché frequente, ma finisce per alimentare il giro illecito.

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L’Fbi sta indagando al fine di arginare questa nuova frontiera del crimine. Le prime indagini, in base a quanto emerge, portano ad gruppo di hacker russo noto come REvil o Sodinokibi. La questione relativa agli attacchi informatici, dunque, sembrerebbe essere destinata ad alimentare il contenzioso tra Russia Stati Uniti. Essa certamente entrerà nell’agenda per il vertice tra Joe Biden Vladimir Putin, in programma questo mese a Ginevra. Lo hanno confermato fonti interne alla Casa Bianca.

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