Non ci sarebbe ancora l’accordo nel centrodestra per quel che riguarda i candidati alle elezioni comunali e regionali in arrivo. E c’è chi racconta di tensioni tra Lega e Forza Italia.
Chi schiererà il centrodestra? Sarà un candidato unitario? E’ possibile immaginare candidati “di coalizione” anche se a livello nazionale i tre partiti dello schieramento “conservatore” sono divisi tra governo e maggioranza? Domande al momento senza risposte, almeno per quel che riguarda le elezioni comunali in arrivo, insieme alle regionali in Calabria. Eppure si parla di città importanti: vincere a Roma, a Milano, a Napoli o a Bologna non è un fatto politico secondario.
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Eppure ancora nulla è deciso. Anzi, sembra che il centrodestra stia in qualche modo replicando la “frattura” che a livello nazionale lo vede diviso tra maggioranza (Lega e Forza Italia) ed opposizione (Fratelli d’Italia). Anche se i contrasti più forti vengono riportati – da rumors “interni” – tra la Lega e Forza Italia, o meglio tra Giancarlo Giorgetti ed Antonio Tajani. Dalle voci che arrivano a portata di stampa parrebbe che il ministro dello sviluppo economico nel governo Draghi – nonchè vicesegretario federale della Lega – abbia proposto che in caso di impasse nella scelta dei candidati, a decidere siano i partiti più forti. E quindi ad oggi Lega e Fratelli d’Italia. La risposta sferzante di Tajani non si sarebbe fatta attendere: “Quando noi stavamo al 30% e voi al 4% non parlavate in questo modo“.
A fare da paciere addirittura Matteo Salvini, sempre secondo le indiscrezioni. Vere o false che siano queste notizie, il dato di fatto è che al momento i candidati del centrodestra non sono ancora stati decisi. A Roma la decisione dovrebbe arrivare a breve: in ballo le candidature di Enrico Michetti, caldeggiata da Fratelli d’Italia, e dell’ex magistrato Simonetta Matone, più gradita a Lega e Forza Italia. A Milano ancora nulla di definito: ma a decidere chi andrà a sfidare Sala lo deciderà, molto molto probabilmente, Matteo Salvini. Dubbi anche per quel che riguarda Napoli, Bologna e la Campania.
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Come spesso capita magari in qualche giorno la situazione si sbloccherà, ma al momento l’impressione è che ci sia distanza tra i tre partiti. Distanza ed anche un pò di diffidenza. La spaccatura tra chi ha scelto la maggioranza e chi l’opposizione è troppo recente e clamorosa per non aver generato scorie difficili da smaltire. Tra Lega e Fratelli d’Italia poi – o meglio tra Salvini e Meloni – è in corso una battaglia per la leadership della destra in Italia. Mentre Forza Italia cerca di trarre il meglio dalle situazioni contingenti, dovendo fare però i conti con una enorme perdita di consenso e credibilità rispetto a qualche anno fa. Senza poi voler parlare dei problemi di salute di Silvio Berlusconi, punto d’equilibrio da sempre nel partito ed ora un pò in disparte per legittimi motivi. Insomma, la difficoltà nello scegliere i candidati potrebbe essere l’effetto e non la causa di una tensione nel centrodestra che appare sempre più evidente, e che potrebbe avere conseguenze anche a breve termine. Ad esempio alle elezioni amministrative.
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