La pandemia ha fatto aumentare i fumatori: 1,2 milioni in più in Italia

Sono i dati di uno studio dell’Iss in collaborazione con l’Istituto Mario Negri e presentato oggi 31 maggio in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, rivelano che c’è stato un aumento dei fumatori nel periodo della pandemia.

La pandemia ha fatto aumentare i fumatori, lo studio – Meteoweek

La pandemia ha fatto aumentare di 1,2 milioni di unità i fumatori in Italia, sia di sigarette ‘tradizionali’ che dei prodotti ‘alternativi’. Se ad aprile 2020 erano il 21,9% della popolazione, a novembre erano diventati il 24%, cresciuto poi al 26,2% a maggio 2021, corrispondente a 5,5 milioni di uomini e 5,8 milioni di donne, questi i dati dello studio.

4 adolescenti su 10, metà inizia prima delle superiori

Il 37,5% dei 14-17enni ha già avuto un contatto con il fumo di tabacco e il 41,5% con la sigaretta elettronica. Lo afferma un’indagine condotta dall’Iss, in collaborazione con la Società Explora su un campione di 2775 studenti, resa nota oggi in occasione della giornata mondiale senza tabacco. Il 52,5% degli studenti fumatori, si legge, ha iniziato a consumare tabacco o a utilizzare la sigaretta elettronica alle scuole superiori, sebbene il 47,5% di essi abbia iniziato già prima, alle scuole elementari (4,1%) o alle scuole medie (43,4%). Il prodotto utilizzato per la prima volta è stato prevalentemente la sigaretta tradizionale (77,6%) ma c’è anche chi ha iniziato con la sigaretta elettronica (20,1%) o la sigaretta a tabacco riscaldato (2,3%).

4 adolescenti su 10, metà inizia prima delle superiori – Meteoweek

“Questi ultimi dati – scrivono gli autori – destano particolare preoccupazione in quanto poco meno di uno studente su quattro sperimenta per la prima volta proprio i prodotti immessi sul mercato nel corso degli ultimi anni e che dovrebbero avere come target di riferimento solamente i fumatori di sigarette tradizionali”. Tra i ragazzi di 14-17 anni che hanno invece dichiarato un consumo di sigarette tradizionali o prodotti alternativi ad esse, il 18,5% utilizza prevalentemente sigaretta elettronica con (9,4%) o senza (9,1%) nicotina, mentre il 16,3% utilizza prevalentemente sigarette a tabacco riscaldato.

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Tra i fumatori di sigarette tradizionali, il 26,3% fuma dieci o più sigarette al giorno e tra questi, l’1,5% ne fuma più di 20. Questi ultimi sono anche quelli che rispetto ai coetanei spendono di più denaro senza il controllo dei genitori: infatti, se il 45,4% dei non fumatori dichiara di non spendere nulla senza il consenso dei genitori, tale percentuale scende al 12,3% tra i fumatori occasionali e all’11,5% tra i fumatori abituali. Percentuali del tutto sovrapponibili si registrano tra gli utilizzatori di sigarette elettroniche.

Marta Zelioli

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