Una coppia gay è stata aggredita ieri sera nel centro storico di Palermo da una baby gang. I due turisti, originari di Torino, sono stati insultati e picchiati poiché «si tenevano per mano». Uno dei due è rimasto ferito, tanto da essere trasportato al pronto soccorso. La Polizia sta mettendo al vaglio le immagini delle telecamere della zona al fine di identificare e rintracciare gli autori del vile atto.
Un episodio di violenza ai danni di omosessuali si è verificato ieri, intorno alle 21.30, nel centro storico di Palermo, proprio nei giorni in cui uno dei temi maggiormente in discussione è l’attuazione del Ddl Zan. Una coppia gay è stata infatti aggredita in Via Maqueda da una baby gang. I membri di quest’ultima non hanno apprezzato il fatto che i due turisti, arrivati nell’isola da Torino per una vacanza, camminassero in strada, alla ricerca di un bed and breakfast in cui trascorrere la notte, tenendosi per mano. Prima gli insulti, poi le botte. Ad avere la peggio è stato uno dei due giovani. A quest’ultimo è stata tirata persino una bottiglia di vetro addosso. La vittima è stata curata sul posto dagli operatori sanitari del 118 e successivamente trasportato al Pronto Soccorso. Non dovrebbe, per fortuna, avere riportato seri danni. La Polizia ha sequestrato le immagini delle telecamere presenti in zona al fine di individuare gli autori della terribile aggressione. Alcuni di essi potrebbero essere minorenni.
La politica a difesa della coppia gay aggredita
Fabrizio Ferrandelli, portavoce del Mezzogiorno di Più Europa, e Maria Saeli, referente del dipartimento pari opportunità, hanno commentato con grande rammarico quanto accaduto. “Apprendiamo con sconcerto dell’aggressione, avvenuta ieri sera in via Maqueda a Palermo, ad una coppia gay da parte di un gruppo di ragazzini. Siamo consapevoli che quel quadrilatero è tutt’altro che riqualificato e sicuro, nonostante il suo pregio e la sua bellezza, e poi volte abbiamo spronato interventi e vigilanza da parte di un amministrazione che a spot non ha rivali, ma che nei fatti arranca ed anche male. Per fare di Palermo una città turistica e dell’accoglienza servono servizi, decoro, sorveglianza e sicurezza, non interviste e conferenze stampa“, si legge in una nota. “Esprimiamo la nostra vicinanza ai ragazzi, vittime di una aggressione frutto di disagio sociale e culturale, di pregiudizi e discriminazione verso gli altri. Ma Palermo, per fortuna, non è questa. Palermo è tanto altro, è integrazione, è melting pot. Vorremmo invitare i due giovani ad un incontro, per scusarci a nome dei palermitani e per far conoscere loro, accompagnandoli per le strade, la vera Palermo, per respirare la vera città“.
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A fargli eco Leoluca Orlando. “Un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo“, ha detto questa mattina il primo cittadino del capoluogo siciliano.