La coppetta mestruale è un’ottima alternativa all’assorbente. Ci sono diversi modelli creati con materiali differenti per assecondare le varie richieste. Ecco come sceglierla, come inserirla e tutti i benefit.
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per la coppetta mestruale adibita a raccogliere il sangue nel corso dei giorni di flusso. Molte donne che l’hanno provata la consigliano per la sua praticità e il maggior comfort. Inoltre sul mercato ce ne sono di materiali diversi tra cui scegliere. Se vi approcciate per la prima volta a questo strumento potrebbe essere utile avere alcune indicazioni.
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La coppetta mestruale: come si usa e i materiali
E’ costituita da materiali biocompatibili: lattice, caucciù o silicone, tutti morbidi e capaci di adattarsi perfettamente al corpo femminile. Per inserirla bisogna piegarla, una volta dentro si apre e ha un effetto ventosa, nel senso che è stabilmente attaccata, per rimuoverla c’è un beccuccio all’estremità.
Dal momento che raccoglie il sangue va dunque svuotata in maniera regolare nel wc e sciacquata prima di reinserirla. Tra un flusso è l’altro è fondamentale sterilizzarla e tenerla conservata in un sacchetto. Spesso e volentieri con la coppetta viene venduto il contenitore apposito
Tutti i vantaggi di questo presidio medico
Innanzitutto con questo presidio sanitario si può dire addio ad assorbenti esterni ed interni. I vantaggi sono tanti, eccone alcuni:
- può essere tenuta per molte ore, in media raccolgono tra i 2-30 ml, ma ce ne sono anche per chi ha flussi più abbondanti, oltre i 30 ml. In teoria potrebbe essere indossata anche fino a 12 ore, a seconda del flusso, inizialmente però è meglio svuotarla più di 2 volte al giorno
- dura diversi anni se ben conservata e utilizzata, all’incirca dai 5 ai 10 anni
- è facilmente trasportabile, in borsetta, durante i viaggi
- non altera l’equilibrio della mucosa vaginale, non c’è nessun pericolo che rimangano fibre sintetiche nella vagina
- non inquina, perché è riutilizzabile, questo vuol dire mettere fine ai tanti assorbenti nella spazzatura, che oltretutto non sono facili da smaltire
- non ci saranno più spiacevoli perdite che ti macchiano i vestiti
- è l’ideale quando sei impegnata in attività dinamiche, che si tratti di lavoro, andare al mare, in piscina, in montagna, ecc…
- costa all’incirca tra i 30 – 50 Euro cifra che si ammortizza facilmente considerando quanto si pagano i vari assorbenti
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Quali modelli
Ce ne sono di due tipi:
- vaginale: la più facile da usare, è a campana, si inserisce nel canale vaginale, però più in basso del tampone interno
- cervicale: ha dimensioni più allungate, va messa più in profondità, verso il collo dell’utero