Giachetti (Italia Viva) a Meteoweek: “A Roma il candidato c’è e si chiama Carlo Calenda” [VIDEO]

C’è grande confusione sotto il cielo di Roma in vista delle elezioni comunali. Abbiamo chiesto all’onorevole Giachetti di Italia Viva di raccontarci il suo punto di vista. 

Roberto Giachetti

Roma si avvia alle elezioni: tra interessati che confermano, altri che smentiscono ed altri che ancora mantengono un riserbo, c’è chi a sinistra, come Giovanni Caudo (ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino e Presidente del III Municipio), chiede primarie trasparenti per capire gli attori in campo.  E, dopo qualche settimana di dubbi, primarie saranno. Secondo l’On. Giachetti, deputato di Italia Viva, le primarie per il PD continuano però ad essere terreno di scontro.  Resta il fatto che a Roma – per diversi mesi –  coloro che si sono pubblicamente esposti sono stati Virginia Raggi, alla ricerca di un secondo mandato, e Carlo Calenda.

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Roberto Giachetti da parte sua le primarie a sindaco di Roma le vinse nel 2016, quando tentò di far superare alla Città le disavventure della precedente Consigliatura conclusasi da un notaio e le cronache giudiziarie che parlavano di Mafia a Roma. Non riuscì nell’intento e la sindaca a 5 Stelle giunse in Campidoglio con numeri quasi plebiscitari, soprattutto in alcuni quartieri.

Carlo Calenda

Dopo 5 anni però, secondo Giachetti le cose sono cambiate: “Agitare le primarie perchè si vuole far fuori l’unico candidato che si è presentato, ovvero Calenda, è una cosa abbastanza singolare del PD romano. […] A Roma il candidato c’è ed un candidato di centro sinistra, romano, autorevole e molto competente che conosce la città. Francamente inventarsene una al giorno anzichè appoggiare un candidato che ha la possibilità di rimettere in piedi questa città è un’operazione tafazziana del PD alla quale assisto sgomento”, spiega il deputato renziano.

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Secondo il parlamentare di Italia Viva Roma necessita di un disegno che guardi ai prossimi 20 anni. Un primo grande banco di prova sarà il Giubileo del 2025, ma l’importante è che dietro vi sia un’idea di Città nel suo complesso. “Un’idea Calenda ce l’ha. In alternativa “ – conclude Giachetti –  “ci sono le teleferiche della Raggi sopra via Boccea. Ma credo che Roma meriti di più”.

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