Virtus Verona, la vittima dello stupro: “Sono devastata, è stata un’esperienza traumatica”

Cinque calciatori del Virtus Verona sono finiti sotto inchiesta per stupro, la vittima in udienza: “Sono devastata, è stata un’esperienza traumatica. Da allora incubi ed esami persi”.

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Virtus Verona, cinque calciatori accusati di stupro (foto di repertorio) – meteoweek.com

Sono cinque i giocatori del Virtus Verona accusati di stupro. Il fatto risale al gennaio 2020, con i calciatori professionisti che avrebbero fatto ubriacare una giovane ragazza, violentandola e riprendendo il tutto con il loro cellulare. Al termine dell’inchiesta, il pm Elisabetta Labate ha chiesto per gli imputati (tutti di età compresa tra i 21 e i 29 anni) il rinvio a giudizio. Nel frattempo, nella giornata di ieri in udienza preliminare a porte chiuse si è presentata per la prima volta la vittima, che si è costituita con il legale Federico Lugoboni, che ha avanzato la richiesta di risarcimento di 100mila euro.

“Un’esperienza traumatica, effetto devastante sulla quotidianità”

Per l’accusa, si sarebbe trattata di “una trappola architettata per consumare ai danni della vittima una violenza di gruppo, oggetto di una vile videoripresa con smartphone a sua totale insaputa”. La vittima, una giovane di 20 anni, sarebbe infatti stata stuprata dal gruppo di calciatori dopo essere stata coinvolta in un “gioco di carte alcolico“, con il quale intenzionalmente l’avrebbero fatta bere più di loro – secondo il pm.

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Eppure glielo avevo detto che ero a digiuno e non avevo cenato“, ha spiegato in udienza la studentessa. Ma nonostante si sia opposta, i giocatori avrebbero comunque continuato a farle assumere alcol per poi approfittare di lei in gruppo. Una tesi, questa, chiaramente respinta dagli imputati, che invece si riferiscono ai fatti come a una “una piacevole serata” passata tra giovani consenzienti.

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La giovane, però, parla anche di danni subiti a causa di quell’orribile vicenda. “Un’esperienza traumatica”, viene definita dalla parte civile, che “sicuramente ha avuto un effetto devastante sulla sua vita e la quotidianità” tanto da renderla “vittima di terribili incubi“. Ma non soltanto incubi: a seguito della violenza, la giovane avrebbe anche perso la sessione di esami universitari, in balìa di uno stato emotivo turbato e agitato. “Ancora oggi fatica a uscire di casa e a socializzare con i propri coetanei, perdendosi così i momenti più belli della propria giovinezza”, riferiscono ancora i legali”.

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