Turchia. La procura di Ankara ha emesso un mandato di arresto per il boss mafioso che nei giorni scorsi aveva mosso pesanti accuse alla cerchia del presidente Erdogan.
Uno dei boss mafiosi principali della Turchia nei giorni scorsi ha raccontato su Youtube gli affari del partito di Erdogan. Il boss rifugiato a Dubai, ha mosso pesanti accuse alla cerchia del presidente turco. Sedat Peker, il latitante mafioso ha raccontato i rapporti tra la politica turca con la criminalità organizzata. Ora, la procura di Ankara ha spiccato un mandato di arresto per il mafioso latitante negli Emirati. I video del mafioso hanno scosso la politica della Turchia e ha aperto un caso politico nel paese. Lo riferisce l’agenzia di stampa Anadolu, all’indomani della presa di posizione di Erdogan a favore dell’attuale ministro dell’Interno, Suleyman Soylu, tirato in ballo dal boss.
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Peker ha pubblicato una serie di video nei quali, tra le altre cose, ha accusato Soylu di legami con la criminalità organizzata. Secondo il boss, il ministro lo avrebbe informato di un’indagine imminente contro di lui prima di fuggire dalla Turchia. In un altro video, Peker dichiara, senza fornire prove, che un figlio dell’ex primo ministro Binali Yildirim è coinvolto nel traffico internazionale di droga. Sia Soylu che Yildirim hanno respinto le accuse.
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