Le indagini sono sesta sosta per la drammatica vicenda della funivia Stresa-Mottarone, la tragedia è avvenuta lo scorso 23 maggio e ha distrutto la vita di cinque famiglie e ucciso 14 persone. Altri dipendenti sapevano.
“Altri sapevano” il che non vuol dire che altri dipendenti dell’impianto della funivia del Mottarone finiscano nel registro degli indagati, ma che i tecnici abbiamo agito su ordini altrui. Lo ha spiegato chi sta lavorando senza sosta al caso. Sulla valutazione delle condotte dovrà procedere la procura di Verbania che indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni plurime.
Al vaglio posizione operai funivia
La Procura di Verbania, che indaga sull’incidente della funivia del Mottarone, sta valutando la posizione della squadra di operai addetti all’impianto a cui che avrebbero messo in atto “la scelta aziendale di bypassare l’anomalia” al sistema frenante emerso da oltre un mese. Lo ha spiegato il capitano Luca Geminale, comandante della Compagnia carabinieri di Verbania, precisando che il giorno dell’incidente Gabriele Tadini, il responsabile del funzionamento della funivia fermato la scorsa notte, “era in servizio”. La magistratura dovrà capire se gli operai fossero consapevoli o meno delle conseguenze che poteva avare l’utilizzo dei ‘forchettoni’ sul sistema frenante.