Presentati i candidati per le primarie a Roma. Sette i candidati, due le donne. Vittoria scontata per Gualtieri.
Entra nel vivo la campagna per le primarie che sceglieranno il candidato sindaco del Centrosinistra a Roma. Praticamente scontata la vittoria dell’ex-ministro dell’Economia Gualtieri. Dopo il mancato accordo con il M5S che sosterrà di nuovo Virginia Raggi, c’è ora ancora da scrivere il programma e definire gli assetti interni per le liste da presentare agli elettori. La primarie vedranno competere per la candidatura Roberto Gualtieri, Cristina Grancio, Giovanni Caudo, Stefano Fassina, Imma Battaglia, Paolo Ciani e Tobia Zevi che ieri hanno firmato il programma comune che punta alla “ripartenza della città“, come ha sottolineato il segretario del Pd Roma Andrea Casu.
“Con lo slogan ‘Tu,noi, Roma abbiamo voluto lanciare una sfida collettiva per la ripartenza di Roma – ha detto il segretario cittadino dei dem – Partiamo dalla condivisione di una comune visione. Il centrosinistra sta mettendo insieme una squadra di uomini e donne che vogliono lavorare insieme per la ripresa della città dopo la pandemia. Abbiamo imparato dagli errori del passato“. Sintetico Tobia Zevi. “L’obiettivo è portare 100mila elettori romani e romane alle primarie, dobbiamo farlo sapere, le primarie devono essere partecipate e non sfigate“.
Per Roberto Gualtieri “Ci sono candidati di grande valore, donne e uomini che partecipano alle primarie e che portano la loro esperienza. Oggi i candidati di tutte le forze politiche hanno sottoscritto una carta d’intenti, un documento che contiene una vera e propria base di programma comune da cui partire“. Questa è “una coalizione ampia che vogliamo allargare anche a tutte le parti civili e sociali della città. Abbiamo una condivisione e un’idea forte per il rilancio di Roma, intorno ai temi della sostenibilità ambientale, dell’innovazione, del lavoro e della coesione sociale e della democrazia partecipata. Questo è un grande messaggio perché non ci si limita a scegliere la persona che farà il sindaco ma si lancia insieme un grande progetto“.
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“Mi candido – ha detto Giovanni Caudo, ex assessore con Ignazio Marino – per dare un’opportunità ai cittadini romani che sono delusi da cinque anni di amministrazione Raggi, che pensano sia necessaria una radicalità delle scelte e allo stesso tempo credono da tempo che le strutture partitiche non siano in grado di compierle“.
Della partita anche l’ex-viceministro Pd Stefano Fassina, che ricopre il doppio incarico di deputato e consigliere a Roma: “Bisogna mettere al governo del Campidoglio il punto di vista del lavoro e del sociale. Vanno riqualificati i servizi pubblici a partire dalle aziende partecipate che non vanno privatizzate ma riqualificate, come affermiamo anche nella Carta di intenti“.
Le donne alle primarie saranno Imma Battaglia e Cristina Grancio. “Mi candido con il gruppo di Liberare Roma per proseguire il lavoro sui territori, per continuare l’esperienza di Marino, che fu un momento vergognoso di interruzione della democrazia – ha detto Battaglia, mentre Grancio mette l’accento sulla “coerenza“. “Mi candido per rappresentare la sinistra e il mio è un percorso di coerenza, la mia è l’unica candidatura che ha dimostrato rispetto degli elettori. Non è facile mantenere una posizione di coerenza rispetto alle promesse elettorali. Sulla carta sono tutti bravi, quando poi ti confronti coi poteri si abbassa la testa“.
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Infine Paolo Ciani ha sottolineato come il “Centrosinistra abbia bisogno di una coalizione e credo che bisogna portare un apporto anche dalla parte di quel pezzo di società che si riconosce nell’associazionismo. Sento tanto parlare di opere e progetti e meno di persone. Noi rimettiamo al centro la persona e le politiche di prossimità. Vogliamo rilanciare Roma che è una città universale. Se continuano a parlare solo di buche non riusciamo a guardare al di là del nostro naso“.
Non sono mancati momenti di tensione ieri dovuto al ritardo ritardo (una decina di minuti, a dire la verità) di Gualtieri. “Le donne non aspettano, non aspettano gli uomini del Pd“, hanno detto ad alta voce Imma Battaglia, candidata di Liberare Roma e la ex M5S Grancio facendo segno di alzarsi dalla sedia. Incidente chiuso nel giro di poco dall’arrivo dell’ex ministro dell’economia.
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