Tragedia Mottarone, il responsabile del funzionamento della funivia: “temevamo il blocco”

STRESA, ITALY - MAY 23: (----EDITORIAL USE ONLY ? MANDATORY CREDIT - "ITALIAN FIRE DEPARTMENT (Vigili del fuoco) / HANDOUT" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS----) Italian fire fighters are seen near the crashed cable car after it fell from the Stresa-Alpine-Mottarone line near Lake Maggiore in Stresa, Italy on May 23, 2021. At least 9 people died on Sunday when a cable car linking Italy's Lake Maggiore with a nearby mountain in the Alps plunged to the ground. (Photo by Italian Fire Department/Handout/Anadolu Agency via Getty Images
La tragedia della funivia Stresa-Mottarone, un dramma che ha distrutto cinque famiglie, ucciso 14 persone. Si sta cercando di fare luce su chi siano effettivamente i responsabili.

Gabriele Tadini, responsabile del funzionamento della Funivia del Mottarone, uno dei tre fermati per la tragedia avvenuta domenica 23 maggio, ha dichiarato durante l’interrogatorio della scorsa notte al pm: “La preoccupazione era il blocco della funivia. Stavamo studiando quale poteva essere la soluzione per risolvere il problema”.
Tadini ha parlato per almeno 4 ore e ha riempito, come è stato riferito, parecchie pagine di verbale. “Quella cabina aveva problemi da un mese o un mese e mezzo” e per cercare di risolverli sono stati effettuati “almeno due interventi tecnici”, ha aggiunto Tadini. Le ammissioni davanti al Procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, e al pm Laura Carrera, che coordinano le indagini condotte dai carabinieri.