Il legale di Silvio Berlusconi, Federico Cecconi, insiste nell’instanza di legittimo impedimento per motivi di salute, nell’udienza del processo Ruby ter a Milano. Il leader di Forza Italia, da diverso tempo accusa importanti problemi di salute, e ha dovuto affrontare diversi ricoveri negli ultimi mesi.
“In sostanza, il parere medico legale che ho depositato e che metto a disposizione dei colleghi conferma ancor più il persistere delle condizioni di salute severe del dottor Berlusconi, segnalando una prognosi di non breve durata”. Lo ha spiegato l’avvocato Federico Cecconi, legale del leader di Forza Italia, insistendo nell’istanza di legittimo impedimento per motivi di salute nell’udienza del processo Ruby ter a Milano, dedicata oggi alla decisione se stralciare o meno la posizione dell’ex premier da quella degli altri 28 imputati.
Le condizioni di Berlusconi
Per le condizioni di salute dell’ex premier c’è per lui, ha spiegato ancora Cecconi, una “impossibilità a presenziare dignitosamente alle udienze”. Il legale ha fatto riferimento all’ultima consulenza medico legale “di domenica scorsa” e al fatto che ieri i giudici di Roma, nel filone del caso Ruby ter che vede Berlusconi imputato con Mariano Apicella, hanno deciso lo stralcio della posizione del Cavaliere, rinviando per lui il dibattimento all’autunno. Stessa cosa avvenuta nell’altro filone processuale che pende a Siena.
LEGGI ANCHE: Migranti, Onu invita Libia e Ue a un cambio di passo su attuali politiche di salvataggio
Nella scorsa udienza erano stati il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio a chiedere di separare temporaneamente la posizione di Berlusconi da quella degli altri 28 imputati. E ciò perché il processo è “fermo da troppo tempo” e gli altri imputati hanno diritto ad un processo “dai tempi giusti”. Oggi parleranno le altre difese, mentre Cecconi ha già dato l’ok allo stralcio e poi decideranno i giudici della settima penale (presidente Marco Tremolada) sull’eventuale separazione.
LEGGI ANCHE: Tragedia funivia Mottarone, tre fermi. Tra loro il gestore Nerini
Gli altri difensori hanno potuto visionare la consulenza medica prima di esprimersi. “Berlusconi – ha detto il pm Siciliano, chiedendo che la consulenza venisse messa a disposizione delle parti – ha diritto alla privacy come tutti i cittadini italiani e noi siamo stati sempre rispettosi, va detto anche – ha aggiunto – che le sue condizioni di salute sono un ‘segreto di pulcinella’ e non devono essere ammantate di eccessiva riservatezza, ma depositate agli atti e devono essere accessibili alle parti”. Deposito che il difensore ha effettuato. I giudici hanno anche deciso di concedere le riprese tv, ma non la registrazione audio proprio per la privacy legata ai temi di salute trattati.